Rafforzare il carattere attraverso il bacino

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Rafforzare il carattere attraverso il bacino

sintesi di Donatella Poggi

Silvia Ornaghi, sul n. 49 – marzo/aprile 2013 – della rivista “Vivere lo Yoga”, ci guida verso un’esplorazione funzionale della struttura del bacino.
L’autrice afferma che il bacino è la porzione di scheletro, a forma di conca, situata nella parte bassa del tronco, ricca di fasci muscolari, che riveste un’importanza fondamentale nel nostro corpo. Tale struttura unisce tra loro la parte superiore e quella inferiore dello scheletro e, attraverso le anche, attiva gli arti inferiori.
Per questa sua funzione e conformità, il bacino è soggetto a intense pressioni e contropressioni e, talvolta, la muscolatura ne risulta bloccata. La pratica yoga può agire sulle fasce muscolari e, rendendole più elastiche, risolvere innumerevoli problemi che affliggono molte persone.
Due sono le posizioni, la cui funzionalità è importante assimilare, per correggere posture errate e movimenti scorretti. La prima è l’anteroversione del bacino, ossia la rotazione in avanti delle ossa iliache sulle articolazioni dei femori. Si tratta di un’attitudine causata naturalmente dal dorso della schiena che, se il tratto lombare è eccessivamente accentuato, provoca dolore. La retroversione invece, è la rotazione indietro delle ossa iliache sulle articolazioni dei femori. Quest’ultima è un’abitudine comune in molte asana, poiché tutela la zona lombare della colonna.
Per la Tradizione Tantrica il bacino è anche sede del primo e del secondo chakra e, quindi della “radice, della base, del sostegno” (Muladhara). Il bacino è anche sede del Kundalini, l’energia creativa ancora inespressa che, affinché si realizzi, occorre risvegliare ed elevare fino al settimo chakra.
Muladhara è situato nel perineo alla base della spina dorsale per cui onde attivare questa energia vitale, è necessario lavorare sulla zona pelvica che rafforza il carattere e la costanza, migliora il rapporto col cibo e con tutte le attività pratiche e materiali. Muladhara è il chakra della “stabilità” e la sua energizzazione ci aiuta a superare i timori e le incertezze relative a questioni pratiche e concrete, quali il denaro, il lavoro e la stabilità in generale.
Svadhisthana è il secondo chakra ed è situato nella zona pelvica dove hanno sede ovaie, testicoli e ghiandole surrenali. E’ la sede della sessualità ed è la dimora delle emozioni più intime e profonde. Un bacino che sia anche parzialmente bloccato rende difficili tutte le funzioni ad esso correlate.
La cultura occidentale tende spesso ad inibire questa area del corpo, ostacolando in tal modo gran parte delle sue funzioni: sessuali, riproduttive, escretorie, caricandole di tabù e pregiudizi che, frequentemente, diventano fonte di problemi psicosomatici. Bloccare questa zona ostacola il libero fluire dell’energia generatrice sia del piacere sessuale che di quello nei confronti della vita; quella energia che ci permette di gioire delle relazioni con gli altri e delle azioni del quotidiano.
Lo yoga è estremamente utile per sbloccare questa zona sia a livello fisico che emozionale/energetico. Respiro e movimenti sono gli strumenti utilizzati: una respirazione corretta diminuirà la spinta in avanti del ventre che, se eccessiva, accentua la lordosi lombare con effetti deleteri sulla colonna. Movimenti mirati a sciogliere le rigidità del bacino ed a fortificare la muscolatura addominale, oltre ad un benefico distanziamento delle vertebre (dal coccige al tratto cervicale), permetteranno di mantenere una postura seduta perfetta che è la base solida per riconquistare la libertà fisica, oltre che presupposto per la pratica contemplativa e, quindi, della realizzazione interiore.