Yoga, ultima frontiera

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Yoga, ultima frontiera

sintesi di Lucia Criscione

Roberto Milletti e Francesca Cassia sono gli autori dell’articolo “Yoga, ultima frontiera” pubblicato sul n. 107 di Ottobre/Novembre 2022 della rivista Vivere Yoga.

Gli autori, nell’evidenziare come la nostra società con i suoi ritmi e le sue richieste generi in noi malesseri e riduca il tempo a nostra disposizione, affermano l’importanza di dedicare del tempo a noi stessi come unica strada per recuperare equilibrio e benessere psico-fisico e, in questo senso, il grande potere “curativo” dello Yoga.

Spesso siamo convinti che il nostro stare male sia parte di noi, ma è necessario comprendere come questo invece sia un’occasione per conseguire una crescita personale.

Risulta sempre più consolidata l’idea che la mente abbia influenza sul corpo, allo stesso modo dovremmo prendere consapevolezza di come attraverso il corpo, con la pratica dello Yoga, sia possibile ristabilire armonia nella mente. Secondo gli autori, la continua pratica dello Yoga agisce sul subconscio e contribuisce a modificare gli schemi mentali, tanto da poter raggiungere una convivenza armoniosa di corpo, mente e anima.

Mentre viviamo, il nostro cervello incamera ed elabora le informazioni ricevute dall’esterno, mutando conseguentemente. Inoltre, il cervello, in risposta a particolari stimoli esterni, produce delle sostanze chimiche (endorfine, ossitocina, dopamina e serotonina), che hanno effetti benefici a livello psicofisico. La pratica dello Yoga rientra tra le attività in grado di produrre tali sostanze, oltre a migliorare l’ossigenazione e la circolazione del sangue.

Gli autori, ricordando come già gli antichi filosofi greci avessero intuito l’influenza del benessere mentale sul benessere del corpo, evidenziano la mancanza di una educazione all’ascolto, al rispetto, alla cura e all’amore per noi stessi e l’ambiente che ci circonda, quindi, suggeriscono alcune azioni utili, conseguibili attraverso la pratica dello Yoga, per potersi riconnettere con la propria anima.

Dedicarsi del tempo per concedere alla mente “di espandersi, ascoltarsi e vivere pienamente la vita”.

Riscoprire il silenzio dentro di noi per ascoltare il linguaggio dell’anima.

Liberarsi dal giudizio per sentirsi in pace con noi stessi e il mondo circostante.

Vivere l’attimo, il qui e ora, per liberarsi dai conflitti e dai malesseri individuali e connettersi con la propria anima.

Gli autori concludono affermando che, se saremo in grado di accogliere sinceramente e a cuore aperto lo Yoga, allora lo Yoga ci darà grandi benefici fino a liberarci dai nostri disagi interiori.