Yoga in gravidanza

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Yoga in gravidanza

di Cristiana Biogli *


La maternità è un processo delicato e complesso, che richiede alla donna varie fasi di adattamento di fronte ai numerosi cambiamenti fisici ed emotivi che la coinvolgono per nove mesi e oltre. La futura madre sente che tutto il suo corpo è impegnato nel lavoro intenso di creare una vita: i suoi ritmi rallentano, ha bisogno di riposare di più, di concentrarsi su se stessa e sul suo bambino, di trovare nuovi tempi e ritmi di vita, di ri-conoscersi, ri-ascoltarsi. È fondamentale quindi dare un giusto spazio, non solo fisico, alla gestante, affinché sia in grado di accettare e comprendere le proprie trasformazioni con la massima consapevolezza, disponibilità e serenità.

La maternità è un evento globale che coinvolge non solo il corpo fisico della donna, ma anche il suo mondo emotivo mentale sociale e spirituale. La pratica dello yoga permette alla donna di toccare tutti questi aspetti che in gravidanza acquistano maggiore sensibilità e richiedono maggiore ascolto.

Praticando yoga già fin dal quarto mese di gestazione si accompagnano le trasformazioni fisiche e fisiologiche del corpo con movimenti che favoriscono la flessibilità e l’apertura del piano pelvico. Si quietano le turbolenze della mente che possono generare emozioni destabilizzanti con la pratica del respiro consapevole che culla il bambino nella pancia e che, facendosi suono, diventa un analgesico naturale durante il parto. Si crea così un’atmosfera di intimità e fiducia che consolida il gruppo di donne, una microsocietà di gestanti che accoglie l’altra in una dimensione consapevole e non-giudicante. Un ambiente protetto che aiuta l’apertura reciproca e la conoscenza di ciò che accade dentro ad ognuna. Si cambia modalità di comunicazione e dalle parole si giunge al silenzio, quel silenzio pieno di significato che mette in contatto la donna con se stessa, con il suo mondo interiore, e con il figlio che porta in grembo. La qualità di questa relazione e di questo contatto influisce nelle dinamiche del parto e favorisce e facilita la relazione madre-bambino nel periodo dell’esogestazione.

Praticare yoga in gravidanza significa vivere la maternità in consapevolezza accogliendola come un percorso di crescita esistenziale e spirituale, un percorso di ri-nascita di sé che permette la nascita di un altro essere vivente le cui strutture neuro-fisiologiche fondamentali si decidono nei primi 18 mesi di vita. Ciò significa che la capacità di amare e in generale di reagire alle situazioni dell’esistenza di un essere vivente dipende in larga misura dalla relazione con la madre nei primi mesi di vita. Decisiva, per questa relazione, è la stabilità della madre, il suo equilibrio emotivo e la sua consapevolezza nel gestire e nell’affrontare i bisogni e le richieste di un neonato. Qualità e potenzialità, queste, presenti in ognuna di noi e che la pratica dello yoga aiuta innaffia e rafforza.