Vishuddhi

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Vishuddhi

sintesi di Luisa Bafile

Gianni Da Re Lombardi è autore di un articolo, pubblicato sul n. 75, agosto 2013, della rivista “Yoga Journal”, in cui descrive alcuni aspetti del chakra.
Vishuddhi chakra è rappresentato da un loto a 16 petali di colore grigio violaceo, verde smeraldo o blu-grigio, secondo le diverse tradizioni. Nel loto è inscritto un triangolo equilatero con il vertice rivolto in basso, che rappresenta lo spazio vuoto. All’interno del triangolo, un cerchio bianco rappresenta la luna piena.
I 16 petali contengono 16 lettere sanscrite: uno di essi rappresenta il suono fondamentale OM o AUM, sette sono mantra, sette sono suoni musicali e l’ultimo petalo rappresenta il nettare Amrita, il fluido dell’immortalità prodotto in Sahasrara chakra da cui stilla incessantemente una goccia che arriva fino a Manipura chakra, dove viene consumato dal fuoco.
Nel loto sono rappresentati vari simboli:

  • Ardhanarishvara, il dio che è metà donna, è la manifestazione androgina di Shiva e rappresenta l’aspetto femminile della creazione artistica;
  • Sakini, è una dea con cinque teste, che rappresenta il dominio sui cinque elementi e sulla comunicazione psichica;
  •  Airavata, l’elefante bianco, è associato alla divinità indiana Indra. Nella tradizione indiana è rappresentato con quattro zanne e sei proboscidi, in altre tradizioni con tre teste. Con le sue proboscidi assorbe l’acqua dal sottosuolo e la spruzza sulle nuvole, generando la pioggia. Il riferimento è al continuo e infinito ciclo dell’acqua, ma anche al fatto che la creatività artistica e l’intuizione spirituale attingono al profondo dell’inconscio per poi esprimersi in modo visibile come manifestazioni di conoscenza e vita spirituale.

Vishuddhi Chakra significa “cerchio completamente puro”. La sua localizzazione nel corpo fisico è all’altezza della III vertebra cervicale. Governa il sistema corporeo della bocca e della gola ed è il chakra del pensiero, del ragionamento, dell’espressione e della creatività spirituale, che si esprime nella voce e nella sensibilità sonora e musicale.
La musica, così come le arti che si esprimono nel suono, nel canto e nella parola, è la più impermanente delle espressioni umane e non lascia tracce materiali del suo manifestarsi se non le impressioni e le emozioni che restano nella memoria di chi ha ascoltato.
Vishuddhi è anche il chakra della conoscenza e riguarda sia la conoscenza intuitiva e spirituale che la capacità logica e verbale di esprimersi. La difficoltà di allineare la realtà con la percezione intuitiva e con la sua espressione verbale rende Vishuddhi un chakra spesso “problematico”: la mente ci fa percepire come reale ciò che vediamo o che sperimentiamo intorno a noi ed essa crea la nostra realtà soggettiva, diversa per ciascuno di noi.
In questo chakra si esprime il proprio livello di armonizzazione degli impulsi della vita biologica ed emozionale con lo sviluppo spirituale: è dunque un ponte fra Manipura chakra (legato alla elaborazione), Anahata chakra (legato al cuore e ai sentimenti) e Ajna chakra (legato alla visione e conoscenza spirituali).