Uscire dal tunnel

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Uscire dal tunnel

sintesi di Anna Orsini

Maurizio Morelli è l’autore dell’articolo “Uscire dal tunnel. Come impostare un nuovo stile di vita compatibile con i cambiamenti”, pubblicato sul n. 93 Giugno/Luglio 2020  della rivista Vivere lo Yoga.

La pandemia di Covid-19 ci ha portato a vivere una situazione drammatica che ha provocato, e provocherà, cambiamenti epocali e irreversibili.

Inaspettatamente abbiamo perso libertà di movimento e aggregazione, lavoro e prospettive economiche, possibilità di frequentare luoghi importantissimi per l’anima e per il corpo.

Il numero dei contagiati, malati e deceduti, ha provocato uno shock e alimentato uno stato permanente di ansia e preoccupazione.

Il mondo intero si è trovato impreparato ad affrontare un’emergenza di tale gravità e le decisioni prese si sono rilevate, in molti casi, confuse, contraddittorie e poco rassicuranti. Ma non c’è crisi o disgrazia che non contenga un seme positivo di possibilità, di insegnamento e cambiamento.

La collocazione del nostro pianeta all’interno della struttura energetico–spirituale dell’universo, prendendo come riferimento il sistema dei Chakra, ci mostra come il momento che stiamo vivendo non sia casuale. Ci troviamo in una situazione di passaggio tra due livelli di energia che si identificano con Manipura Chakra  e Anahata Chakra e potremmo essere finalmente vicini a vedere la vita e il suo scopo in modo diverso da quello adottato finora.

Manipura, in relazione con l’elemento fuoco, è portatore di un energia di tipo strumentale, efficientista e tendenzialmente sagace. Questa energia è volta all’esterno e  tende ad  appropriarsi di riserve per consumarle, alimentando se stessa. La competizione è il suo strumento e sicuramente da 15.000-10.000 anni è stata il motore che ha contribuito all’evoluzione della nostra specie con continue e straordinarie scoperte .La  specie umana ha raggiunto una posizione di predominio nei confronti di tutte le altre. Ma l’Ego, favorito proprio dal senso di individualità sempre più forte, e dal bisogno spasmodico di controllo, non è in grado di gestirsi a questo livello. Le zone oscure, e le caotiche pulsioni dell’inconscio governano il comportamento umano. In caso di crisi o pericolo la disconnessione interiore viene proiettata all’esterno. Si cerca  un “nemico” da distruggere, combattere o soggiogare.

In questo caso è un virus che ci mette in crisi, ma anche chi è contagiato o ci può contagiare è un nemico. La tentazione di isolarsi, di arroccarsi nelle proprie convinzioni, è sempre più forte. Ma perdere la libertà esteriore vuole anche dire stare più con se stessi, riflettere, guardarci dentro.

Quel frenetico correre  e agitarsi pieni di rabbia, di frustrazione, di ansia da prestazione può mostrarci le sue crepe. Mentre diciamo che non vediamo l’ora di tornare alla vita di prima, sappiamo bene che nulla sarà più come prima e che il nostro sistema economico e sociale ha mostrato carenze e limiti. L’energia Manipura non è più in grado di gestire sé stessa e si sta autodistruggendo. Dobbiamo essere consapevoli che il naturale sviluppo di Manipura è il suo fluire in Anahata. C’è una vibrazione nel cosmo che favorisce l’amore e la condivisione, l’integrazione e la pace e le contrappone allo scontro e alla competizione.

Anahata ci dà la possibilità di conciliare conoscenza e consapevolezza. La conoscenza ci permette di indagare e appropriarci dell’esterno (Manipura) ma la consapevolezza (ispirata da Anahata) ci richiama costantemente al rispetto della nostra natura umana che è presente in tutta la specie e che ci può dare pace e amore.

La consapevolezza personale se diventerà consapevolezza collettiva ci salverà dal disastro.