Un Cervello e due Emisferi

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Un Cervello e due Emisferi

sintesi di Luciana Coèn

Silvia Ornaghi è l’autrice di un articolo, pubblicato sul n. 35 – nov/dic 2010 – della rivista Vivere lo Yoga, avente come tema lo yoga come strumento di trasformazione.

L’autrice afferma che il cervello umano è diviso in due emisferi che simbolicamente rappresentano una coppia di opposti. I due emisferi interagiscono tra loro e di fatto costituiscono un’unica unità funzionale. Costituiti da strutture nervose quasi identiche e poste specularmente tra loro, gli emisferi parlano tra loro attraverso un fascio di fibre che li collega, chiamato corpo calloso. Tuttavia, si differenziano nell’elaborazione e nella percezione degli stimoli che arrivano. Inoltre, hanno una diversa specializzazione delle funzioni cognitive.

L’emisfero sinistro è più specializzato nelle funzioni linguistiche, quindi nella comunicazione, mentre il destro nelle funzioni che implicano una elaborazione di tipo visuo-spaziale.
L’emisfero destro è conscio della realtà ma incapace di descriverla verbalmente; è capace di decodifica e interpretazione della comunicazione non verbale; unisce le parti formando un tutto e le percepisce nello spazio (sintesi); rappresenta le cose come sono nel qui e ora; riconosce le somiglianze e non comprende le metafore; non ha senso del tempo; vede le cose in modo olistico, talvolta in contrasto con l’emisfero sinistro che, invece, ha accentuata la funzione verbale; è analitico; usa simboli e segni; usa l’astrazione per rappresentare la realtà; archivia i dati in ordine cronologico, numerico, sistematico, sequenziale; è razionale; trae conclusioni su principi logici.

L’ego, il senso dell’Io, è quindi legato all’emisfero sinistro insieme all’attitudine al giudizio e all’individualità. Semplificando al massimo, si può dire che la parte sinistra è razionale, scientifica, analitica, giudicante mentre quella destra rimane in contatto con l’invisibile, la linea di congiunzione tra ciò che è fuori di noi ma al tempo stesso ci appartiene, è noi. È quest’emisfero che deve essere considerato maggiormente nella vita quotidiana, per restituire benessere e serenità alle nostre giornate.

Una neuro-anatomista americana narra la propria storia dal momento in cui un ictus cerebrale lede il suo emisfero sinistro. Con la parte ancora attiva, il destro, “assiste” all’impossibilità della sua mente di elaborare informazioni, camminare, leggere, parlare, scrivere, ricordare, tutti dati e funzioni principali dell’emisfero sinistro.
L’emisfero destro, diventando prevalente, recupera la propria creatività, dà spazio alle sensazioni, emozioni, intuizioni: “La mente destra non bada ad altro che a quanto sia ricco ogni momento che viviamo…Sorride al mondo…L’emisfero sinistro, al contrario, si preoccupa di ogni minuzia…è il lato più serio…”.
La frase “la pace dovrebbe essere il posto da cui partire, non quello in cui cercare di arrivare” ci dovrebbe far riflettere che è meglio agire con la coscienza leggera del lato destro e usare le capacità dell’emisfero sinistro per interagire con il mondo esterno.

Nel testo citato la neuro-anatomista sostiene che “alcuni programmi del sistema limbico (emotivi) possono attivarsi automaticamente ma occorrono comunque novanta secondi…perchè si avviino…e siano infine espulsi dal flusso sanguigno…”Ad esempio, una reazione come l’ira può scattare da sola. Le sostanze chimiche liberate dal cervello si diffondono in tutto il corpo ma nel giro di novanta secondi si dissolvono nel circolo sanguigno, terminando la reazione stessa. Mantenersi in collera e reagire a sua volta all’ira è un atto volontario, una scelta dell’individuo di lasciare attivo il circuito dell’ira. È possibile per ognuno di noi scegliere momento per momento come reagire a ciò che percepiamo e questa capacità di essere comprensivi e compassionevoli risiede nell’emisfero destro, legato più al lato affettivo ed emotivo del comportamento, mentre reagire con collera all’ira e mantenere attivo il circuito IRA è dell’emisfero sinistro.

L’autrice grazie all’esperienza dell’ictus, ha sperimentato su di sé i valori e le differenze dei due emisferi e la possibilità, seppur minima, di gestire le azioni e reazioni scaturite da ciascun emisfero e di “compenso” reciproco quando uno dei due emisferi è leso. Sentirsi in pace dona serenità, perciò dovremmo sempre scegliere di attivare il circuito che ci permette di abbandonare desideri di odio o di vendetta.
Un altro processo avviene nell’area denominata dell’associazione e dell’orientamento, la parte cellulare a sinistra definisce i confini corporei mentre la corrispondente a destra orienta il corpo nello spazio. Un esperimento condotto da due studiosi, A. Newberg e E. d’Aquili, su praticanti buddhisti e suore in preghiera, attraverso la somministrazione di un tracciante per via endovenosa nel momento di maggior trascendenza raggiunto, rivelò nei cervelli poi radiografati dei praticanti, la riduzione dell’area studiata. La riduzione era tale da far scomparire nei praticanti in preghiera e nel momento di massima trascendenza la sensazione di individualità portando all’estremo la percezione dell’unione con il Tutto. Le pratiche yoga che hanno il fine ultimo nella meditazione, come massima trascendenza, risultano importanti per plasmare la mente troppo spesso in lotta con il mondo e con sé stessi, verso l’unione.

Durante gli esercizi yogici viene soprattutto stimolato l’emisfero destro, recuperando perciò uno stato di benessere. Si pensi a quando si mantiene un’asana in modo stabile e confortevole: il corpo risulta lieve e si riduce notevolmente la sensazione del limite corporeo fino ad arrivare a percepire un senso di benessere ed espansione.
Anche S. Freud sosteneva che “la radice di ogni sofferenza è la separazione.. se percepiamo il nostro corpo separato dal mondo intorno a noi (…) questa separazione crea grande sofferenza…” .
Dovremmo prendere coscienza “d’essere il cambiamento che vorremmo vedere nel mondo” (Gandhi) e praticare yoga perché il cambiamento possa accadere, con un “passo a destra” per trasformare noi e il mondo in un luogo di pace.