Uccidere il Buddha

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Uccidere il Buddha

Sintesi di Valentina Claudi

Maria Beatrice Toro è l’autrice dell’articolo “Uccidere il Buddha” pubblicato sul numero 137 di ottobre 2019, della rivista Yoga Journal.

L’autrice cita un noto koan zen (frase che ha lo scopo di far meditare su aspetti della vita poco conosciuti): “Se incontri il Buddha per strada uccidolo”.

Buddha non si presentò al mondo come un maestro al quale affidarsi passivamente, ma nella nostra attuale società spesso si tende ad avere il mito del maestro e dell’autorità, senza alcuna fiducia nella propria intuizione personale.

La frase provocatoria sopra citata, invita a scegliere di camminare sulle proprie gambe, diventando consapevoli che la sapienza più profonda si trova dentro di noi, fidandosi delle proprie intuizioni.

La pratica della meditazione ci permette di dare potere alle nostre percezioni.

Per essere se stessi occorre smettere di imitare gli altri o uniformarci alla volontà di un maestro, perché tutto ciò ci porta a tradire i doni che abbiamo ricevuto dalla vita, e di conseguenza a perdere forza.

E’ importante rispettare il pensiero degli altri e apprendere dall’esterno, ma restando responsabili di ciò che si dice e si fa, fidandoci prima di tutto di noi stessi. Questo renderà più facile fidarsi anche degli altri.

Negli ambienti nei quali non c’è stima reciproca le persono non sono a proprio agio: c’è paura, insicurezza e resistenza al cambiamento; ma se noi ci fidiamo di noi stessi possiamo più facilmente creare alleanze tra le persone.

 “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”.