Tutti in un respiro

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Tutti in un respiro

Sintesi di Annalisa Ceccatelli

Maria Beatrice Toro è l’autrice dell’articolo “Tutti in un respiro”, pubblicato sul numero 152 di Giugno 2021 della rivista Yoga Journal.

Gregory Bateson, antropologo e psicologo britannico, sosteneva che tutti gli esseri, anche i più dissimili, sono connessi da qualche forma di struttura comune, essendo tutti parte dell’universo. L’autrice immagina una rete intelligente, fatta di milioni di fili invisibili, e l’incontro con la Mindfulness le ha permesso di sperimentarli personalmente.

I maestri di meditazione invitano sempre i loro allievi a connettersi con se stessi, il corpo, con il mondo e con gli altri. Meditando sul respiro per alcuni anni, ci si identifica con esso, la mente è meno separata dalla realtà e troviamo una connessione, ci sentiamo meno soli, meno separati dagli altri.

Thich Nhat Hanh sosteneva che si può dire di essere vivi solo quando si vivono le gioie e le sofferenze degli altri. Raccontando di un bambino da lui adottato, assicura che nelle varie situazionidella vita non c’è un aiutante e un aiutato, non ci sono due diverse persone, ma solo istanti di vita pienamente sperimentati.

L’autrice cita una particolare meditazione chiamata Tonglen (tong-dare; len-ricevere) con cui potremo superare l’egoismo e la solitudine, stimolando la nostra compassione e l’amore verso di noi e verso gli altri.