Shanti Family

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sintesi di Anna Orsini

Emina Cevro Vukovic, in un articolo apparso sul 31 della rivista “Yoga Journal” di Marzo 2015, presenta il lavoro di una serie di Insegnanti di Yoga che, oltre a lavorare con i bambini, estendano tali pratiche anche in famiglia.

Gianni Zollo, insegnante di yoga e padre di due bimbe, è ideatore e formatore del metodo  Baylayoga per l’insegnamento yoga ai bambini basato sul gioco.

In casa, il gioco consiste in chi fa per primo le posizioni degli animali: tigre, leone, cobra, colombo, scimmia, elefante, aquila. I bambini ascoltano il corpo, lo osservano, aumentano la loro autoconsapevolezza. Chi pratica yoga è alla ricerca di un miglioramento di sé e la trasformazione si riflette positivamente sul clima familiare.

Clementina Tedeschi afferma che mettersi in gioco, e praticare con i figli aiuta a conoscersi, ad aumentare la fiducia reciproca, ad interagire in profondità. Suggerisce in famiglie con bambini fantasia e creatività, ma anche la ripetizione costante di un rituale che dia sicurezza.

Barbara Villa, insegnante di yoga con una lunga esperienza di insegnamento ai bambini, afferma che lo yoga nutre le relazioni familiari, le radica. Si è liberi di sperimentare insieme la sorgente dei valori umani, uniti nell’osservazione del corpo, del respiro, del contatto, della mente.

Clara Barovero è convinta che lo yoga aiuti ad essere genitori migliori perché insegna ad ascoltarsi e ad ascoltare. Accogliersi e accogliere i ritmi lenti dei piccoli e a sostenerli.

Clara segue gli insegnamenti del maestro Thich Nhat Han e in casa usa le meditazioni da lui suggerite in “Discorsi ai bambini e al bambino interiore” soprattutto la meditazione del sé. Inspiro e dico sì, espiro e dico grazie.

Yoga è dirsi grazie, sempre, è coltivare un senso di appartenenza, di unione e di cura verso la famiglia e il mondo.