Samskara: liberarsi dai condizionamenti negativi

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Samskara: liberarsi dai condizionamenti negativi

sintesi di Anna Orsini

Articolo di Federica Gorni pubblicato sul n. 108 di “Vivere lo Yoga” Dicembre 2022/Gennaio 2023

E’ ormai ben nota la connessione mente-emozioni-corpo. Il cervello coglie e immagazzina gli stimoli che ci vengono dal mondo esterno e interno, ma non tutti; sarebbero troppi.

Recepisce solo alcuni aspetti di una situazione e li confronta con quello che abbiamo già vissuto e provato. Le memorie accumulate dentro di noi non sono ricordi oggettivi di avvenimenti, ma memorie soggettive delle emozioni che ci hanno provocato. Si parla di “memorie cellulari” che derivano dalle esperienze che abbiamo vissuto fin dal nostro concepimento, dai nostri antenati che, attraverso il DNA ci tramandano specifici ricordi generazionali delle vite precedenti.

Queste memorie registrate dentro di noi condizionano il nostro approccio alla vita, il nostro comportamento, il nostro modo di rispondere agli eventi.

Già migliaia di anni fa i grandi Yogi avevano individuato le memorie cellulari che chiamavano Samskara.

Questi “ricordi” possono essere tanto positivi (se accelerano il processo evolutivo), quanto negativi (se ostacolano l’elevarsi della coscienza). Inizialmente sarà importante eliminare quelli negativi, ma, in seguito, bisognerà liberarsi anche di quelli positivi per ottenere Moksha (la liberazione finale).

In generale lo Yoga, che permette di percepire le impressioni al di sotto della soglia della coscienza, ha sui samskara un’influenza benefica. Esistono pratiche specifiche che possono aiutare a rimuovere i samskara negativi.

La meditazione e la recitazione di Mantra purificatori si rilevano strumenti efficaci per innalzare il livello di consapevolezza.

Un’altra pratica molto utile è l’osservazione di noi stessi. Individuare le reazioni più ricorrenti in noi, quanto ci condizionino e ci tolgono lucidità, ci aiuta a decidere di quali liberarsi.

Se risultasse difficile annullare un pensiero o una emozione spiacevole, non combattiamoli, ma accettiamoli per non creare ulteriori tensioni. Se non resistiamo, pian piano l’emozione negativa si scioglierà.

Alcuni pensieri possono risultare distruttivi, ma se impariamo ad osservarci dall’esterno, smetteremo di identificarci con ciò che ci suggerisce il nostro ego. Torneremo in pace con noi stessi e in contatto con la nostra vera essenza.