Purificazione dell’intelletto

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Purificazione dell’intelletto

sintesi di Annalisa Ceccatelli

Emina Cevro Vucovic è l’autrice dell’articolo “Purificazione dell’intelletto”, pubblicato sul n.145 di Settembre 2020 della rivista Yoga Journal.

Nadi shodhana pranayama, nota come respirazione a narici alternate, che l’autrice ci presenta con una semplice ma profonda spiegazione della tecnica, viene utilizzata come preparazione alla meditazione, ma soprattutto per far circolare il prana (l’energia vitale) portato dal respiro nel nostro organismo.

La scuola tantrica kashmira, secondo il maestro Eric Baret, sostiene che questa pratica è unica e fondamentale come forma di purificazione, viene usata nei “rituali religiosi”. Nadi (fiume, canale) shuddi (purificare) cioè purificazione dei “canali di energia” (che possono essere intasati) in modo che il prana possa espandersi armoniosamente nel nostro corpo e nella nostra mente, donandoci lucidità e salute.

Le nadi vengono purificate prima dalle asana e più profondamente attraverso il pranayama con cui si puo’ arrivare “al controllo della mente”. Il numero della nadi è altissimo 72.000 per alcuni, o 350.000 per altri. Quelle rilevanti sono tre e partono dall’inizio della colonna vertebrale: pingala (surya solare) che si trova a destra della colonna e finisce nella narice destra, ida (chandra lunare) si trova a sinistra e finisce nella narice sinistra, al centro scorre la nadi più importante sushumna “il canale centrale” che conclude il suo percorso sulla “fontanella in cima alla testa”, ma non è consueto che nelle persone “non risvegliate” il prana possa scorrere in questa nadi.

Con il respiro a narici alternate “l’energia solare attiva” (narice destra) e “l’energia lunare ricettiva” (narice sinistra) raggiungono l’armonia. Questa pratica è utile per chi è molto attivo e non ha tempo per pensare, e per chi ha tempo per pensare ma poi resta inattivo. E’ una respirazione importante per chi è stressato, chi ha troppi impegni o si sente senza energia; buonissima contro il mal di testa e per chi ha difficoltà a concentrarsi. Si possono raggiungere “stati di beatitudine” grazie al risveglio di Kundalini. Sono state trovare mappe antiche di nadi , chakra e Kundalini che hanno permesso ai maestri di yoga di raggiungere “stati di coscienza non ordinari”.