Menopausa – Tempo di libertà

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Menopausa – Tempo di libertà

sintesi di Luciana Coen

Laurence Donnini è autrice di un articolo, pubblicato sul n. 71 – marzo 2013 – della rivista Yoga journal, avente per tema la menopausa osservata dal punto di vista dell’Ayurveda.

L’autrice afferma che la menopausa è vissuta in modo diverso in base a cultura e società di appartenenza. Considerata in Occidente, per lo più, come l’uscita della donna dal mondo riproduttivo e produttivo, può essere invece un’occasione di grande trasformazione che l’Ayurveda riesce a valorizzare.
Anna Calabretta, terapista in Ayurveda a Milano, spiega che in India la menopausa è per la donna simbolo di libertà dal vincolo sessuale che le ha impedito, durante il mestruo considerato impuro, di stare nei luoghi pubblici; l’età in cui entra in menopausa porta la donna a essere considerata per la saggezza acquisita. Con tali prospettive, e diversamente che in Occidente dove si usano farmaci per ovviare al mutamento fisico e tentare di rimanere giovani, anche i cambiamenti fisici sono ben accettati.

Per l’Ayurveda occorre armonizzarsi con la menopausa, una fase fisiologica della vita e caratterizzata dall’energia Vata, che insieme a Pita e Kapha rappresentano le tre energie vitali ayurvediche.
Vata è l’umore biologico del movimento, si concentra nel cervello, nei polmoni, nello stomaco, negli organi genitali e nel sistema nervoso con la massima concentrazione nel colon. È composta da spazio e aria – principi del movimento -, le sue qualità sono freddo, secco, leggero, sottile, mobile, duro. Questa energia viene mantenuta in equilibrio durante l’intera esistenza osservando alcune attenzioni: forare i lobi degli orecchi verso i 6-7 anni, l’uso di una cavigliera nell’età fertile per stimolare l’apparato riproduttivo e la sessualità e, verso i 50 anni, con un orecchino nella parte alta del padiglione auricolare.
Le tre età dell’uomo si ritrovano nei 3 Dosha (energia) dell’Ayurveda: Kapha (infanzia, crescita e forma del corpo), Pitta (età adulta, il fuoco trasforma tutto ciò che è stato dato) e Vata (tutto diventa leggero, freddo, mutevole). In questo modo l’individuo ripercorre all’indietro il processo creativo: OM (da cui tutto origina), Vata (etere e aria), Pitta (fuoco e acqua) e Kapha (acqua e terra).
La cultura e il clima possono mitigare i classici disturbi della menopausa (secchezza, insonnia, depressione). Vata peggiora con il freddo così che in India i disturbi risultano di minore intensità.

È possibile trovare un equilibrio mantenendo in armonia i 5 sotto-dosha di Vata (microsistiemi energetici all’interno del corpo):
PRANA, energia vitale che entra dal 7° chakra e controlla le funzioni del vata;
UDANA, controlla i processi della respirazione e della deglutizione;
SAMANA, controlla il fuoco digestivo e l’equilibrio del distretto addominale;
APANA, controlla tutto ciò che viene espulso (feci, urine, mestruo): se non funziona bene può provocare costipazione;
VYANA, dal cuore alla periferia del corpo, attraversa il sistema nervoso e circolatorio.

I sotto-dosha sono collegati tra loro; se uno è in squilibrio anche gli altri si alterano, soprattutto Apana, provocando malfunzionamento digestivo, accumulo di tossine (Ama), difficoltà nell’elaborare pensieri, alterazioni del sonno, sbalzi d’umore.

L’Ayurveda consiglia due tipi di massaggi per far circolare Vata verso il basso.

  1. Sarvangam si fa con olio caldo e convoglia l’energia dall’alto verso il basso, dura circa un’ora.
  2. Nala (vena) aiuta la circolazione facendola risalire, portandola al cuore, agisce anche sulle emozioni, sbloccandole; anche questo massaggio dura circa un’ora. Viene consigliato un massaggio alla settimana.

Anna Calabretta consiglia anche un massaggio tutte le mattine prima della doccia con olio di sesamo tiepido (proprietà emollienti e riscaldanti) muovendo dall’alto verso il basso. L’olio aiuta a eliminare le tossine che vengono assorbite dall’olio e lavate via con una doccia.
E’ utile vestirsi in modo confortevole e caldo; curare l’ambiente, tenendo la casa umidificata, giusto calore e senza correnti d’aria.
La pratica yoga regolare unita alla meditazione aiutano a mantenere alto il livello di endorfine, placando la razionalità e attivando le risorse per la guarigione.