Meditazione ed equilibrio mentale

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Meditazione ed equilibrio mentale

sintesi di Valentina Claudi

Francesca Bonsignori è l’autrice dell’articolo “Meditazione ed equilibrio mentale: sinergia o divergenza?” pubblicato sul n. 51 di Febbraio-Marzo 2020 della rivista Vivere lo yoga.

L’autore afferma che parlare di Meditazione equivale a parlare di Yoga, dal momento che asana, pranayama, kriya e kundalini possono chiamarsi tali solo se è presente la componente meditativa.

Il nostro pensiero determina la nostra intera vita e meditare significa gestire il pensiero, e tutto ciò ad esso collegato, come l’umore, la nostra energia vitale e la forza fisica.

Siamo abituati ad utilizzare il pensiero in modo passivo, abbandonandoci alla sua compulsività, e in periodi sereni può anche essere piacevole, ma ogni volta che gli eventi della vita ci stimolano, finisce che non sappiamo gestire il pensiero e cadiamo in balia degli eventi stessi.

Nella pratica Yoga questo pensiero ordinario, al quale siamo ormai abituati, è considerato un veleno, mentre attraverso le pratiche di yoga si realizza un “pensiero attivo” che può arrivare alla concentrazione (dharana) e andare anche oltre, fino alla meditazione.

Per lo Yoga l’equilibrio mentale è un valore molto importante ; la pratica aiuta a coltivare la centratura, e cercare un equilibrio non limita ma anzì spinge a migliorare la qualità del nostro pensiero, che in sé ha una grandissima potenza (definita shakti), che con lo yoga viene orientata in senso positivo.

Proprio perché il pensiero è potente, spesso, quando viene mal gestito, può causare somatizzazione sul piano fisico.

L’Hatha Yoga offre molte pratiche che favoriscono la concentrazione  (dharana) e il pensiero attivo, e ciò ci predispone al raggiungimento della meditazione, che influenza positivamente anche la nostra salute fisica.