Meditazione ed equilibrio mentale

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Meditazione ed equilibrio mentale

sintesi di Daniela Chiaramonte

Francesca Bonsignori è l’autrice dell’articolo “Meditazione ed equilibrio mentale. Sinergia o divergenza?” pubblicato sul n. 91 di Febbraio/Marzo 2020, della rivista Vivere lo yoga.

Asana (esercizio fisico), pranayama (ginnastica respiratoria), kriya e kundalini (esercizi di dinamica mentale) costituiscono lo yoga, solo se è presente la componente meditativa.

L’autrice parla del “pensiero”, affermando che determina l’umore, l’energia vitale degli organi e la forza fisica. Il pensiero attivo arriva alla concentrazione e poi fino alla meditazione.

Il pensiero, per lo yoga, da veleno può diventare una medicina se ben orientato. Non è possibile raggiungere la felicità senza essere in grado di orientare il pensiero, e gestirlo permette un miglior equilibrio emotivo e mentale.

Nel quotidiano, se lasciamo che il pensiero si abbandoni alla sua impulsività, ci può sembrare perfino gradevole, finché non sarà sollecitato oltre soglia e cadremo in balia degli eventi.. Se non consideriamo l’equilibrio mentale un valore fondante, l’immobilismo mentale causato dalla passività nasconde le nostre potenzialità.

Avere equilibrio mentale, essere presenti nel qui ed ora, interpretando la realtà razionalmente, è lo stato di centratura nello stato di veglia, ed è importantissimo nello yoga. Cercare l’equilibrio mentale spinge a migliorare la qualità del pensiero che, quando si esprime al meglio, può raggiungere la meditazione.

Un pensiero mal gestito causa una tensione viscerale. Le somatizzazioni distoniche derivano dall’incapacità di orientare la potenza del pensiero in senso positivo. Lo yoga riconosce e indirizza la potenza del pensiero che agisce sul corpo, aumentando la capacità personale al suo orientamento.

Meditare è raggiungere l’obiettivo progettato con il nostro pensiero. L’Hatha Yoga offre un vasta gamma di pratiche orientate verso il centro della nostra sfera vitale, che favoriscono la concentrazione. Sono centrate sull’addome per impedire alle somatizzazioni di prosperare. Il pensiero attivo porta alla meditazione, che influisce positivamente sul piano fisico.

Meditazione ed equilibrio mentale dunque sono sinergici e concorrono al nostro benessere, obiettivo di tutti noi.