Meditazione e mantra

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Meditazione e mantra

di Emanuela Brunetti *

La meditazione è una delle più antiche tecniche psico-corporee; numerosi sono i tipi di meditazione, tutti includono esercizi di concentrazione finalizzati a “purificare” la mente e a consentire una migliore consapevolezza.

La meditazione è probabilmente il sistema più antico per raggiungere un buon livello di pace mentale e disperdere lo stress e la tensione 1. La mente impara a distaccare l’attenzione da ciò che è esterno, attraverso un percorso graduale che guida la persona attraverso vari livelli di consapevolezza. Nello yoga si parte dall’impostazione della posizione seduta, rivolgendosi via via ad aspetti più “sottili” che coinvolgono la consapevolezza del respiro e successivamente la ripetizione di un suono/vibrazione, il mantra.

Come sostiene E. Battista: meditare fa bene, non solo allo spirito (…), ma anche al nostro organismo (…), un fenomeno che abbraccia trasversalmente i credenti di varie confessioni religiose e anche quei laici che applicano le indicazioni delle discipline orientali come lo yoga 2.

Una ricerca coordinata da Luciano Bernardi dell’università di Pavia e pubblicata sul British Medical Journal, ha evidenziato che sia il rosario (quello canonico in latino che prevede la recitazione per tre volte di cinquanta Ave Maria), che il mantra yoga, riducono la frequenza degli atti respiratori, migliorano l’ossigenazione del sangue, normalizzano la pressione del sangue, regolarizzano il battito cardiaco e riducono gli stati d’ansia. Gli effetti delle tecniche meditative sul cervello e la loro efficacia sulla salute sono stati indagati ricorrendo a diversi strumenti scientifici: elettrocardiogramma, elettroencefalogramma, e più recentemente, attraverso l’uso delle immagini di risonanza magnetica funzionale (…) questi strumenti danno una spiegazione “concreta” dello stato di profondo benessere che si può sperimentare durante la meditazione3Ne parlano Francesco Bottaccioli, presidente della scuola di medicina integrata e Antonia Carosella in “Meditazione, psiche e cervello”, Ed.Tecniche Nuove, 2003. L’uso regolare delle tecniche meditative determina nel cervello la regolazione della produzione di cortisolo, fondamentale ormone dello stress, l’aumento notturno della melatonina, ormone del sonno con funzioni chiave nella sincronizzazione dei ritmi biologici dell’organismo, la riduzione della noradrenalina, neurotrasmettitore prodotto sia dalle surrenali che dal cervello sotto stress; l’aumento della serotonina, antidepressivo e regolatore della fame e del senso di sazietà; un incremento del Dhea (deidropiandrosterone) ormone prodotto sia dalle surrenaliche dal cervello con molteplici ruoli sull’umore e sul sistema immunitario(…). La portata di questi cambiamenti nella rete ormonale è fondamentale nel rapporto fra emozioni, stress e salute; in sintesi, spiega Bottaccioli, gli effetti fisiologici si possono riassumere in un rilassamento profondo che non ottunde l’attenzione, anzi la potenzia, in un maggior controllo dei circuiti neuroendocrini e in una maggiore coerenza celebrale con migliore comunicazione fra gli emisferi e maggiore capacità di adattamento 4.

Nello stesso articolo si fa inoltre riferimento ad una serie di studi pubblicati su vari periodici scientifici che evidenziano gli effetti positivi della meditazione sia su numerose patologie (malattie cardiovascolari, ipertensione, aterosclerosi, colon irritabile, asma ) che nel caso di riabilitazione in situazioni difficili (riduzione del consumo di droga, aiuto ai detenuti, adolescenti “difficili”).

Gli effetti benefici del rosario e della meditazione vengono evidenziati anche in un articolo apparso su Corriere Salute 5 in cui l’autrice, Franca Porcini, fa nuovamente riferimento alla ricerca coordinata da Luciano Bernardi dell’Università di Pavia realizzata su 23 volontari sani dall’Ospedale di Radcliffe di Oxford, da quello di Gdansk in Polonia e S.Maria Nuova di Firenze: col rosario così come con il mantra l’ossigenazione del sangue migliora, la pressione si normalizza e la tolleranza all’esercizio aumenta. Nei volontari che hanno accettato di sottoporsi all’esperimento si è riscontrata infatti, una regolarizzazione del battito cardiaco, evidenziata con l’elettrocardiogramma, e della pressione, controllata a intervalli regolari.(… ) questa del rosario è una bella trovata sotto il profilo scientifico, ma anche un’indicazione per ricerche ulteriori.

Un particolare significativo: la pratica del rosario fu portata in Europa dai Crociati, che la impararono dagli Arabi, i quali a loro volta, l’avevano appresa dai monaci tibetani e dai maestri di yoga indiani. La somiglianza degli effetti del mantra yoga e del rosario trae perciò origine da una parentela storica sorprendentemente stretta 6.

Note

1 Ennio Battista, “Meditare fa bene al corpo”, Vita &Salute, Febbraio 2001, p.29

2 Ibidem, p.28

3 Letizia Michelozzi “Ormoni Spensierati”, Donna suppl. di La Repubblica 20/09/03

4 Ibidem

5 Corriere Salute 3/2/2003 Le altre medicine, Il rosario fa bene al cuore, p.11

6 Ibidem