Lo Yoga delle Dee

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Lo Yoga delle Dee

sintesi di Donatella Poggi

Emina Cevro Vukovic, in un articolo pubblicato sulla rivista Yoga Journal – n. 73 maggio 2013, ci introduce allo Yoga coniugato al femminile.

La Tradizione, afferma l’autrice, narra che gli antichi maestri di Hatha Yoga accettassero solo allievi maschi, giovani ed in perfette condizioni fisiche. La donna, essendo capace di procreare, è misteriosa e divina e non ha bisogno di una via salvifica come è lo yoga.

Dagli anni ’70 in poi, una serie di donne forti e impegnate si sono date da fare per affermare il ruolo della donna nella pratica e nell’insegnamento dello Yoga.
Gabriella Cella Al-Chamali, dopo esperienze personali in India, dove non si rispettava assolutamente la ciclicità femminile, la gravidanza ed il climaterio, pubblica (in collaborazione con la ginecologa Fiorenza Zanchi) prima “Yoga e salute” e poi “Yoga e maternità”.
Si tratta di libri frutto dell’esperienza personale e del confronto con altre allieve. Queste pubblicazioni mirano ad evidenziare precauzioni specifiche per le donne, a dirigere la loro attenzione al corpo ed alle sensazioni che esse provano; non è vero che tutto dello yoga va bene per tutti: alcune pratiche sono troppo forti per certe fasi femminili.
Ad esempio: le tecniche che muovono vigorosamente l’addome non sono indicate per chi tenta di rimanere incinta e sono vietate a quelle che già lo sono. La ritenzione a polmoni pieni non va bene per chi è in gravidanza così come le posizioni capovolte, tra l’altro sconsigliate anche durante il periodo mestruale. Le torsioni sono altre posizioni da evitare in gravidanza. Le aperture del bacino sono sconsigliate per chi ha mestruazioni abbondanti, mentre sono utili a chi deve regolarizzare un flusso scarso.

Gabriella Cella traccia la sua strada nello yoga per valorizzare l’essenza femminile (il suo percorso lo troviamo nel libro “Yoga delle Dee”). Adesso sta continuando la sua opera dedicandosi in Brasile, a San Salvador de Bahia, allo studio delle divinità femminili del sincretismo africano-cristiano del Condomblé. Il suo ashram “Istituto Yoga Surya Chandra Marga” è il punto di riferimento di molte donne dedicate allo yoga (www.yogaratna.it).

Un’altra donna impegnata in percorsi di yoga al femminile è Lisa Bon con la sua Future Yoga School a Venezia (www.futureyoga.org). I corsi della scuola sono nati per aiutare le donne ad affrontare le grandi pressioni del quotidiano, come il lavoro, spesso anche di grande responsabilità, e la cura della famiglia, marito, figli e genitori anziani. Sono corsi individuali, studiati su specifiche esigenze; un percorso di crescita che mira a sollecitare la ricerca di una bellezza interiore legata indissolubilmente alla salute del corpo e dello spirito.

A Milano, Ornella Rizzo (www.yogamandir.it) con la collaborazione con la YANI (Associazione Nazionale Insegnanti Yoga) organizza corsi di specializzazione per insegnanti su yoga e gravidanza e post-parto, per risolvere i fastidiosi strascichi che lasciano questi eventi (es. incontinenza). Inoltre, in collaborazione con la ginecologa Reuma Bat-Choen, la Rizzo offre approfondimenti per le donne in menopausa: “chi ha sempre praticato arriva alla menopausa senza particolari problemi, ma anche chi si avvicina alla pratica durante la menopausa può trarne beneficio, tramite un accompagnamento mirato”.

A Firenze, Rossella Baroncini (www.rossellabaroncini.com) propone la tradizione indicata da Vanda Scaravelli, trasformando lo sforzo dell’affermazione nella profondità dell’ascolto. In sostanza “la pratica diventa più morbida, accogliendo le sensazioni”.

Un’intera generazione di donne sta tracciando il cammino dello yoga, portato sì in Occidente da maestri uomini, ma praticato ed insegnato al 90% da donne, portando quindi armonia nel modo di essere uomini e donne.