Lo Yoga del masticare

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Lo Yoga del masticare

sintesi di Marco Lunghi

Sul n. 9 di Febbraio – Marzo 2008, la rivista Yoga + ha pubblicato un articolo sulla necessità di una masticazione consapevole.

L’autore afferma anche che lo yoga può essere utile anche per perdere peso.

Per quanto possa essere sensato fare ginnastica, un digiuno o un’alimentazione equilibrata, finalizzati alla riduzione dei grassi e del peso corporeo, il successo dipende sempre e comunque dalla qualità della consapevolezza.

L’articolista sostiene che il piacere non può aver luogo in nessun altro spazio/temporale che non sia il qui ed ora, ma per poter sperimentare il benessere e godere l’attimo è necessario che, in una certa misura, i sensi funzionino bene.

Qui entra in gioco lo yoga, per educare i sensi attraverso la posizione del corpo, il controllo del respiro, il distacco dei sensi e, soprattutto, la concentrazione.

La percezione dei sensi, vedere, ascoltare, odorare, toccare o gustare, non ha luogo “prima” o “dopo”, ma in un immediato che si può parafrasare come “presenza di coscienza”.

Per quanto riguarda il tema del “mangiare e gustare”, è evidente che il ricordo di una cena al ristorante non è minimamente paragonabile con l’esperienza reale, per cui l’elemento decisivo è l’attenzione.

Quanto più si mangia consapevolmente, cioè masticando con gusto e lentezza, tanto più facilmente si può perdere peso; maggiore è l’attenzione nel momento dell’assimilazione del cibo, minore sarà la quantità di cibo che il corpo richiede.

In poco tempo, l’abituale e frettoloso riflesso di deglutizione, causa dell’aumento di peso, è già superato. Non si riduce solo la quantità di cibo, ma diminuendo la velocità nel mangiare, diminuisce anche il carico sul sistema digerente.

La masticazione lenta permette al corpo di aumentare la sensibilità per la giusta quantità. La vera soddisfazione nel mangiare è possibile solo con un atto vissuto consapevolmente.

Non solo, perché un’attenta percezione del gusto favorisce la capacità di distinguere ciò che fa bene al corpo ed allo spirito da ciò che li danneggia. Nel suo Mastica sano!, Jurgen Schilling ha coniato il neologismo “gusticare” (dalla fusione delle parole gustare e masticare) per meglio rendere l’idea della felicità che può derivare da ogni singolo boccone. In un verso del Vgyan Bhairav Tantra si legge: “Fissa, senza muovere le palpebre, oppure succhia qualcosa e trasformati nel succhiare stesso”. Il verso significa: calati totalmente nell’atto della suzione (per quanto riguarda il masticare con gusto) al punto che colui che gusta, come entità separata, si dissolva nell’atto del gustare. La separazione soggetto/oggetto svanisce, e tornerai indietro, all’estasi iniziale delle prime esperienze, al qui ed ora puramente sensoriale del neonato.