Lezione di libertà

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Lezione di libertà

sintesi di Anna Paoletti

Sul n. 24 (giugno 2008) la rivista Yoga Journal ha pubblicato un articolo di Emina Cevro Vukovic su Vanda Scaravelli. L’articolista ripercorre il percorso di avvicinamento di Vanda allo yoga. Ella conobbe nel 1929, in Olanda, J. K. Krishnamurti, che in quell’occasione pronunciò il famoso discorso “… la verità è una terra senza sentieri tracciati e voi non la potete avvicinare attraverso nessun sentiero, nessuna religione, nessuna setta…”. In seguito iniziò a diffondere quel messaggio di libertà interiore che lo avrebbe reso uno dei principali maestri spirituali della sua epoca.

Krishnamurti soggiornava ogni anno nella villa degli Scaravelli, di cui era molto amico e grazie a lui, che prendeva lezioni di yoga da B.K.S. Iyengar, Vanda Scaravelli iniziò a praticare questa disciplina quando aveva quasi 50 anni, durante un periodo difficile in seguito alla morte del marito.

Lo yoga agì più profondamente di quanto lei si aspettasse e successivamente affinò lo studio del respiro con Desikachar. Fu solo quando divenne maestra e allieva di se stessa (come scrisse ne suo libro “Awakening the spine”, scritto quando aveva 83 anni) che lo yoga le si rivelò in tutta la sua bellezza: scoprì che seguendo l’onda del respiro il corpo diventa molto più elastico e che meno si fa più le cose arrivano, che serve lavorare “con” e non “contro”. “Lo yoga non deve essere praticato per controllare il corpo; al contrario deve portare libertà al corpo, tutta la libertà di cui ha bisogno”.

Vanda pensava che si può iniziare a praticare a qualsiasi età, se si segue il respiro, se si lavora “con” il corpo e si è pronti a ricevere l’energia. Parlava di ascolto del corpo, se si lascia che la gravità ci tiri e ci radichi dalla vita in giù, in questa sorta di spinta verso terra stando rilassati, la parte superiore del corpo diventa aperta, leggera, ricettiva e rilassata. Più la parte inferiore sprofonda, più la superiore si allunga e rilassa: si produce allora un’onda all’interno della colonna vertebrale seguendo la quale il corpo si può muovere agilmente.

Vanda Scaravelli cominciò a insegnare a 60 anni e tenne solo lezioni private; ebbe pochissimi allievi (meno di dieci). Era una insegnante insolita, in quanto integrava nello yoga il sapere condiviso con il marito filosofo, l’arte respirata nella sua famiglia, la cultura occidentale ed era molto attenta ad evitare ogni forma di manipolazione.

“L’insegnamento – diceva – comincia con la libertà e finisce con la libertà… la comprensione porta all’indipendenza e alla libertà”.

In un’intervista spiegò cosa era per lei lo yoga: “è salute, è comprensione, è creazione, è soprattutto amore. Quando sei aperto, l’amore viene. È solo quando sei sulla difensiva e impaurito che chiudi le porte. Quando sei aperto puoi comunicare con la persona che ti è vicina, con la natura, con il mondo e diventi tutt’uno con qualsiasi cosa che ti circondi”.