Le origini del mondo

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Le origini del mondo

sintesi di Anna Orsini

Arcidiacono Di Lori è l’autore dell’articolo “Le origini del mondo”, apparso sul n. 144 di agosto del 2020 sulla rivista “Yoga Journal” .

I Veda, trasmessi oralmente per millenni, sono ritenuti i testi più antichi che il genere umano abbia prodotto. Trattano di biologia, botanica, fisica, anatomia, matematica, ma soprattutto espongono una visione esoterica e mistica sulla nascita dell’universo. Essa si basa sulla esistenza di una coscienza  cosmica onnipervadente,  il Brahaman. L’anima individuale incarnata nel corpo del singolo, essendo fatta della stessa sostanza del suo creatore, anela a ricongiungersi a lui, e  attraverso un cammino tortuoso cerca di tornare all’origine. I Veda, testi sacri dell’Induismo, rappresentano le linee guida, che, nella palestra della vita terrena, allenano lo spirito  a realizzare la legge universale, il Dharma.

La cosmologia vedica riguardo l’età dell’universo e i cicli della sua storia, distingue quattro ere o YugaSatya, Treta, Dvapara e Kali. Nella prima, Satya Yuga, detta età dell’oro e della pace, gli uomini vivevano in una sorta di paradiso terrestre, ma nelle successive l’uomo smise gradualmente di seguire il Dharma, e nell’ultima, Kali Yuga (età del ferro, dell’oscurità e dell’ignoranza), iniziata 5.ooo anni fa e ancora in corso, è diventato schiavo delle sue passioni, corrotto, materialista e violento.

Ecco che per preservare tradizioni e valori e trasmetterli alle future generazioni, il mito racconta della comparsa di Vyasa (reincarnazione letteraria del dio Vishnu) autore dell’immenso poema epico Mahabharata. Egli per primo compilò i Veda in forma scritta e li suddivide in tre segmenti: Rig Veda, Yajur Veda, Sama Veda, ai quali successivamente se ne aggiunge un quarto: AtharvaVeda.

La leggenda vuole che Vyasa dettò i suoi libri direttamente a Ganesha, il dio dalla testa di elefante, simbolo della saggezza divina.

Attorno al 2.ooo A.C. varie tribù nomadi provenienti dall’Asia centrale migrarono e si stabilirono nella valle dell’Indo. Sottomisero la popolazione autoctona, i Dravida, e inglobarono la loro cultura. Chiamarono se stessi Ariani, e portarono con loro il sanscrito (padre di tutti gli idiomi indoeuropei), l’uso delle armi, dei carri e dei cavalli. Ripartirono la società in quattro classi , o Varma, e adorarono tutte le forze della natura, ai cui ritmi era strettamente collegata la loro vita. Questa  nuova civilizzazione diede origine ai Veda e viene chiamata Era Vedica  quella che va dal 1.550 al 500 A.C.

Gli autori dei Veda furono i Rishi, nati dalla mente di Brahma, potenti veggenti, dotati di straordinarie doti morali e spirituali acquisite in intense meditazioni. Essi ricevettero direttamente questa sapienza per via intuitiva in forma di vibrazione sonora, come un verbo udito nello spazio, che divenne poi mantra cantato.

I Veda sono emanazioni del divino, rivelati ad anime elette, grandi Rishi come Vashistha o Vishvamitra ed intere generazioni di Brahamini. La parola Veda deriva dalla radice sanscrita  Vid, conoscenza, saggezza, capacità di vedere con la mente. Questa scienza ispirata e rivelata è detta Shruti (da shru udire) e si distingue da Smirti (memoria) che è ciò che è ricordato e interpretato dall’Uomo. La suddivisione dei Veda è in quattro raccolte (Samhita) ed esprime una serie di pratiche in forma rituale di Yoga, inteso come yug, giogo, disciplina.

Rig Veda – Libro degli Inni, antologia di 1028 poemi  ed inni dedicati a divinità che impersonano le forze della natura come parti costituenti L’Essere Supremo. I Brahmani eseguivano riti, sacrifici e cerimoniali con queste potenti invocazioni per il benessere degli individui e della Società.

Yajur Veda – Libro delle formule sacrificali.I Brahmani eseguivano atti votivi, yajus, con il canto simultaneo dei Mantra.

Sama Veda – Libro delle Melodie, forme musicali che hanno fornito la basi per la pratica del Bhakti Yoga e da esso originano musica e danza classica indiana.

Atharva Veda – Libro delle formule magiche, poesie che contengono Mantra recitati come incantesimi per scacciare malattie e spiriti maligni, favorire il concepimento e  garantire una progenia. Il suo stile è semplice e accessibile al popolo.

Numerosi filosofi, scienziati, artisti di tutto il mondo sono stati, e sono tuttora, profondamente influenzati e illuminati dallo studio dei Veda.

Buddhismo, Jainismo, Sikkismo, mutuano dai Veda concetti filosofici, come Dharma, Karma, Reincarnazione e pratiche spirituali come Mantra e meditazione. La loro conoscenza è fondamentale per chiunque pratichi Yoga e che voglia e cerchi un integrazione tra il Sé individuale e il Sé Universale. Essi stimolano a sperimentare la forza della nostra anima per trovare stabilità interiore e rendere ogni nostra azione e pensiero nobili.