La Realtà del Tempo Presente

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La Realtà del Tempo Presente

sintesi di Marco Lunghi

Antonella Spotti, sul numero 7 – Gennaio 2007 – della rivista “Vivere lo Yoga”, affrontando il tema della meditazione, afferma che, spesso, l’uomo non è in grado di percepire la realtà per quella che è a causa dell’influenza esercitata dalla mente, troppo condizionata e legata a proiezioni immaginarie. La mente è quasi sempre proiettata in un tempo che non è quello presente.

Il pensiero, infatti, sostiene l’autrice dell’articolo, ci tiene ancorati al passato (con i preconcetti, la memoria delle nostre esperienze) o ci proietta in un futuro immaginario (i sogni, i desideri, le illusioni).

La pratica della meditazione, invece, ci rende consapevoli del momento presente e, pertanto, ci pone davanti l’unica realtà percepibile minuto dopo minuto: quella che scorre dinanzi ai nostri occhi nel corso dell’intera vita.

Essere nel presente, consapevoli della realtà, significa cogliere la vita e noi stessi per quello che sono, senza i filtri delle opinioni, delle idee e delle astrazioni. La meditazione ci ancora al presente. In essa non esiste un prima o un dopo, ma solo l’attimo fuggente.

Meditare significa estendere le nostre percezioni interiori su tutti gli aspetti della vita che solitamente non cogliamo. E’ sicuramente lo strumento principe per capire a fondo noi stessi e la realtà del mondo in cui viviamo.