La giungla dello Yoga moderno

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La giungla dello Yoga moderno

sintesi di Daniela Barbieri

Yoga+ di aprile/maggio 2009 offre uno spunto di riflessione con l’articolo “la giungla dello Yoga moderno” partendo dalla domanda se siano troppi, o troppo pochi, i circa 300 stili di Yoga che vengono offerti in tutto il mondo. L’articolo cita il sito Yoga Alliance che ospita ben più di 300 indirizzi, statunitensi e non, dedicati allo Yoga e ai molti suoi stili. E’ proprio questa la giungla di cui parla il titolo dell’articolo. I numerosi stili che si ritrovano nelle varie parti del mondo sono un sintomo negativo o positivo per la sopravvivenza di questa antica disciplina?
Saggiamente l’articolo parte dall’India sottolineando che la suddivisione dei maestri a seconda degli stili che insegnano è tipicamente occidentale ed è cominciata circa una ventina di anni fa. E’ chiaramente impossibile pensare di poter trasferire l’originalità dello yoga indiano in occidente anche se, conoscere come viene vissuto in India, può aiutarci a capire meglio come questa disciplina abbia resistito per secoli e allo stesso tempo sia riuscito anche a penetrare nel mondo occidentale.
In India coesistono fra loro varie religioni e l’induismo, la religione sicuramente più antica, trova il suo fondamento proprio nello Yoga. Per comprendere lo yoga può essere utile anche conoscere la religione induista. Innanzitutto, la religione induista non ha un fondatore e il termine induismo deriva dal fiume Sindh. La popolazione indù viveva su una riva del fiume. Il nome sanscrito dell’induismo è “Sanatana Dharma” che significa Legge Eterna. Per gli induisti, a differenza delle religioni occidentali, la storia della religione non ha molto importanza e il Divino, fonte della religione, è eterno e senza tempo.
La tradizione induista è stata tramandata prima oralmente e poi riportata nei Veda, i libri della conoscenza. Con i Veda ci troviamo di fronte agli scritti più antichi di cui l’uomo abbia conoscenza e contengono molte verità che è possibile riscontrare anche nelle altre religioni. Nell’induismo troviamo innumerevoli divinità ma non è importante quale sia la più adorata o considerata. Alla base rimane l’esperienza religiosa che, prima di tutto, è individuale. L’induismo e lo yoga non hanno, come può accadere in altre religioni, un’autorità suprema di riferimento o un leader carismatico e, non sono interessati a fare proseliti. Naturalmente, tale impostazione si scontra con le ideologie ben radicate in occidente, laddove prevalendo la volontà di primeggiare e di superare, si snaturano concetti antichi e fondamentali.
Il motivo per cui lo yoga è arrivato in occidente è da ricercare nell’esigenza di tramandare una cultura da parte di coloro che sono stati costretti ad abbandonare il loro paese di origine.
Continuando attraverso questo breve viaggio all’interno dell’induismo e dello yoga, l’articolo affronta, all’interno della tradizione dello yoga, l’interessante tema del rapporto che si crea fra insegnante ed allievo. In India molti insegnamenti vengono svolti all’interno delle stesse case degli insegnanti. In passato, la casa dell’insegnante è stato per molti anni il punto di riferimento per l’allievo e una delle materie di studio, oltre a molte altre discipline, era proprio lo yoga.
Il termine Gurukula sottolinea proprio questo rapporto forte che si instaura fra insegnante ed allievo. Guru significa insegnante e Kula famiglia. A noi probabilmente è più nota la parola Guru ma è probabile che il significato che diamo a questo termine non sia conforme a quello sottinteso in India. Questo ci porta anche a riflettere su termini come adorazione e venerazione che riempiono la vita religiosa degli indiani, ma che è cosa ben diversa dall’idea di culto della personalità a cui spesso si fa riferimento.
In India si adora e si venera tutto in maniera naturale e per la nostra società, che vive di celebrità, tutto ciò è piuttosto incomprensibile; tuttavia non si può escludere che, anche in India, un qualche insegnante, abbagliato dalla popolarità, dimentichi la vera essenza della filosofia dello yoga.
All’interno della dottrina classica dello yoga si individuano quattro sistemi principali: il Karma Yoga, il Bhakti Yoga, lo Jnana Yoga e il Raja Yoga da cui, in seguito, deriva l’Hatha Yoga, il sistema probabilmente più noto in occidente. All’interno dei quattro sistemi fondamenti si possono individuare diverse scuole e tradizioni che, di regola, riconducono ad un maestro a cui è stato affidato il compito di divulgare la tradizione. Al di là del sistema utilizzato, il maestro di yoga è colui che è riuscito, tramite la pratica, a raggiungere un’unità mente – corpo tale da permettergli di fondersi con l’anima ovverossia con la vera coscienza. Tale è ciò che il maestro cerca di insegnare agli allievi.
La difficoltà di raggiungere una profonda conoscenza dello yoga porta alla nascita di nuove tradizioni o stili e ciò crea una certa superficialità. Forse non è di stili che si dovrebbe parlare, ma di varianti che vogliono raggiungere lo stesso obiettivo.
L’articolo prosegue offrendo una breve e sintetica panoramica di alcuni grandi maestri yoga che, pur con metodologie diverse, hanno dedicato la loro vita alla trasmissione degli antichi concetti della filosofia yoga. Essi hanno messo in opera uno degli insegnamenti del Vedanta che afferma l’esistenza di molte strade per un’unica verità.
La diffusione dello yoga nei paesi occidentali è iniziata grazie a singoli allievi che hanno appreso insegnamenti direttamente in India. Molti maestri importanti hanno dedicato la loro intera vita alla diffusione della filosofia yoga nel mondo come nel caso di Swami Vishnudevananda.
L’articolo si conclude offrendo uno spunto di riflessione ricordando che l’essenza dello yoga non va mai legata ad una figura individuale come un maestro. Le associazioni yoga possono essere utili a diffondere e far accettare a livello sociale qualcosa che può apparire distante dalla nostra concezione, ma alla base dell’intera disciplina resta la pratica. Lo yoga è prima di tutto un’esperienza personale e ciò può aiutarci a non restare intrappolati nella commercializzazione o nella superficialità che possiamo incontrare durante questo percorso di conoscenza. L’individuo deve imparare con le proprie capacità dove e come imparare lo yoga. Lo yoga al di là di qualsiasi scelta è per tutti ed è universale e, non essendo una religione, può essere appreso e praticato da chiunque lo desideri.

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