Il suono attraverso la Voce

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Il suono attraverso la Voce

sintesi di Iolanda Taranto

Sul n°20 della rivista Yoga Journal– febbraio 2008 – Anna Volpicelli presenta un’ intervista a Maria Barbara Barbarani, attrice di teatro, insegnante di yoga e ideatrice del “metodo Balavidya”.

Il metodo Balavidya, che in sanscrito significa “consapevolezza della forza”, non è una branca dell’ Hatha yoga, né un nuovo stile: è una modalità con cui affrontare lo yoga classico.

Esso nasce da una vicenda personale della sua ideatrice che, avendo avuto problemi alle corde vocali, strumento fondamentale nel suo lavoro di attrice, tenta di “curarsi” attraverso l’applicazione dei principi dello yoga a livello vocale: rilassamento delle zone contratte, abbandono alla gravità e soprattutto il non sottoporre la voce ad alcuno sforzo.

E’ un percorso di destrutturazione – spiega Barbarani – che si effettua attraverso “l’ascolto” meticoloso e selettivo del nostro corpo. Esso permette di individuare eventuali irrigidimenti, prenderne coscienza e, quindi, intervenire con la rieducazione di quella parte del corpo al movimento corretto.

Si tratta di ripercorre all’indietro ciascuno la propria storia, per comprendere se e dove si sono formati dei “blocchi”, così da poter intervenire per rimuoverli. E’ indispensabile tenere presente che ciascuno di noi ha una storia unica e particolare, quindi il tipo di lavoro cambia a seconda della persona.

In questo lavoro la voce gioca un ruolo fondamentale, perché è uno strumento immediato, che risente di tutto ciò che accade all’interno di noi stessi. E’ un canale sottile che ci racconta molto del nostro stato emotivo. La voce cambia a seconda delle situazioni in cui ci troviamo, dell’argomento che stiamo affrontando, delle persone che abbiamo di fronte.

La voce è strettamente connessa ai nostri stati d’animo, per questo l’ascolto attento della nostra voce ci permette di scoprire i nostri “buchi neri”.

Il metodo Balavidya insegna a trasformare la voce in un potente strumento di consapevolezza.