Il potere della compassione

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Il potere della compassione

sintesi di Anna Orsini

Maria Beatrice Toro è l’autrice dell’articolo “Il potere della compassione” pubblicato sul n. 136 di settembre 2019 della rivista Yoga Journal.

Nelle nursey viene sistematicamente osservato un fenomeno chiamato “contagio emotivo”, per il quale un neonato, inconsapevole della presenza di suoi simili, se sente piangere, comincia a sua volta a piangere. Via via che cresciamo il fenomeno aumenta di complessità e da reazione, si evolve al livello di emozione consapevole (disagio empatico). Il gesto di aiutare chi soffre per buona parte della vita è messo in atto da un bisogno di autoconsolazione, volto ad alleviare il proprio disagio.

E’ solo quando si sceglie consapevolmente di aiutare, mossi non solo dall’empatia ma da un senso di responsabilità, che nasce la vera compassione. Chi è “compassionevole” è più sereno e fondamentalmente più felice.

Possiamo allenarci alla compassione mediante la “Meditazione del respiro attraverso il cuore”. Si tratta di una pratica antica di pacificazione e rilassamento: si immagina di far entrare l’aria dalla trachea direttamente al cuore, espandendolo, per poi farla uscire, sempre lungo la trachea fino alle narici. Il respiro deve essere lento, senza pause. Nella fase preliminare va individuata la causa di disagio o turbamento, cercando di collocarla nel cuore per poi purificarla e discioglierla attraverso l’energia trasformatrice del soffio. E’ importante ”perdonare“ le cause del disagio e, lentamente, distaccarsene.

Attraverso  il respiro del cuore si inizia la pratica della benevolenza con la coltivazione della compassione e dell’amore, prima per se stessi, poi per le persone amate, gli amici, i conoscenti, per l’umanità, per tutte le cose, per la vita. E’ un antidoto “all’ira“, un buon metodo per calmare la mente.

“ Che io possa essere felice, che io possa essere al riparo della sofferenza fisica e mentale, che io sappia prendermi cura di me, di tutto me stesso con amorevole gentilezza. Che io possa vivere in pace con tutto ciò che viene e tutto ciò che va”. Ripetere queste parole rivolgendole prima a noi stessi e poi a tutti è veramente un antidoto alla rabbia e un apertura alla benevolenza.