Il Guru

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Il Guru

sintesi di L. Coèn

Jayadev Jaerschky, discepolo di Paramhansa Yogananda, espone in questo articolo, pubblicato sul n. 42 – gen/feb 2012 – della rivista Vivere lo yoga, le qualità di un vero maestro.

L’autore afferma che, nell’immaginario collettivo, il termine guru si presenta ambiguo: da un lato è visto come colui che ha in sé la capacità del leader, con conoscenze profonde e abilità comunicative che utilizza per favorire la crescita dell’Altro; dall’altro lato, è colui che utilizza le sopradescritte capacità per plagiare l’Altro e renderlo succube del suo pensiero e della sua azione.

Nello Yoga dell’Antica India, il concetto attribuito a “guru” è fondamentale per la disciplina stessa. Secondo la filosofia yoga, il transito nella vita terrena è solo un breve episodio nella lunga storia della vita personale: una successione di vite attraverso le quali, secondo il principio della reincarnazione, passa l’evoluzione individuale. Per cui, il guru è la persona che ha percorso più strada di tutti, transitando per più vite ed evolvendosi in maniera più profonda.

Dal punto di vista etimologico, il termine guru indica colui che porta fuori dall’oscurità (il latino educare, la greca ars maieutica socratica) e, più semplicemente, insegnante.
Un piccolo guru è un insegnante già profondo ma che deve ancora crescere e compiere la propria strada evolutiva.

Il SAT-GURU (guru della verità), il vero guru, è colui che ha completato la propria evoluzione, raggiungendo la perfezione interiore e liberandosi di ogni traccia di ego. Sono persone rarissime, di una potenza elevata, di straordinaria benedizione per il mondo e per i suoi “chela” (figli, discepoli).

Paramhansa Yogananda affermava che un vero guru battezza i propri allievi con lo Spirito permettendo loro profonde esperienze dell’Anima, stati di beatitudine e di libertà interiore.
Il sat-guru conduce l’allievo verso la realizzazione del proprio sé, mentre il piccolo guru aiuta a percorrere la strada nella stessa direzione ma con minore autorità interiore perchè lui stesso incompleto.
Volendo fare delle similitudini, nella cultura occidentale il piccolo guru può essere un prete, il sat-guru un santo.
Il sat-guru ha un enorme compito spirituale: presta il proprio aiuto ed energia a chi sta cercando di raggiungere l’illuminazione o le cime più alte dello yoga.
Per coloro che praticano yoga per stare meglio e migliorarsi come persona, è sufficiente un piccolo guru, un bravo insegnante. L’esperienza diretta di sentirsi più liberi, forti, ed elevati è un segnale che l’insegnante è un vero e buon guru. Viceversa, il falso guru trasmette dipendenza, debolezza e oscurità. I discepoli di un guru sono lo specchio del suo valore; alcuni di essi diventano anche esempi viventi di grande ispirazione.

Yogananda afferma che la relazione guru-discepolo si sviluppa all’insegna della reciprocità, della pura amicizia, traendo l’uno dall’altro e per l’altro la massima felicità. La legge del rapporto di discepolato è  l’Amore, la sua base divina è l’Amicizia.
In India, il discepolo si presenta al guru con un dono fatto con il cuore; il guru gli offre tutto ciò che può e richiede una ferrea disciplina per l’evoluzione personale.

Il sat-guru cerca di elevare la persona, non di indebolirla; non la rende schiava chiedendole obbedienza e togliendole il libero arbitrio. L’essenza del rapporto guru-discepolo è la sintonia interiore, il vissuto profondo tra anima e anima. La sintonia funziona come la legge di risonanza, un accordo sonoro che si instaura, risvegliando la coscienza, quando le anime risuonano all’unisono.
Il guru  trasmette in questo modo la coscienza divina. Il piccolo guru ha l’ego ancora da gestire completamente, il falso guru ha un ego preminente, mentre il sat-guru non ha più alcuna coscienza dell’ego. Il sat-guru è umile, come una finestra attraverso cui passa la luce divina. Perciò Yogananda era solito dire: “io non sono il guru. Dio è il guru.”
Il discepolo ricambia il dono spirituale che riceve dal guru con un amore spontaneo. Il rapporto è intimo, nel cuore e va oltre i limiti fisici. Il sat-guru non dispensa aiuto a tutti ma solo a chi desidera seriamente la propria crescita spirituale, a chi ha compreso la necessità di un sostegno interiore per affrontare le asperità del proprio percorso. Il sat-guru è un dono che si incontra sulla propria strada e accompagna con la sua vicinanza, amore e forza divina nel cammino verso la perfetta libertà.