I sensi e lo Yoga

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I sensi e lo Yoga

sintesi di Daniela Chiaramonte

Marco Ferrini è l’autore dell’articolo “I sensi e lo Yoga” pubblicato sul n. 96 di gennaio-febbraio 2021 della rivista Vivere lo Yoga.

 In questo difficile momento si parla di “risveglio dei sensi”, che sono invece già fin troppo svegli nella nostra civiltà, fondata su una concezione materialistica dell’esistenza Quando i sensi sono male impiegati interferiscono con l’espansione delle facoltà superiori della mente e con la vita spirituale.

Ciò che va risvegliata è la coscienza.

Lo Yoga insegna a regolare le emozioni, non certo a sopprimerle, per controllare e gestire la forza vitale e indirizzarla a proprio beneficio, per il nostro evolvere, per diventare la versione migliore di noi stessi. Incanalare il nostro prana con pratiche yogiche specifiche serve a potenziare consapevolezza, intelligenza, creatività, memoria, intuizione, discernimento e la nostra innata capacità di amare.

Regolare i sensi richiede tapas, la capacità di tollerare la scomodità temporanea in vista di un fine superiore. Il tapas dona tejas, il vigore morale, la forza interiore, la fierezza psicologica, oltre che spirituale, la capacità di essere padrone delle proprie facoltà mentali e sensoriali senza diventare schiavi delle voglie mutevoli della mente capricciosa.

Se sono i sensi a decidere per noi, e non noi, finiamo in una spirale discendente caratterizzata da smodatezza, avidità, ingordigia, perenne insoddisfazione, manipolazione degli altri per i nostri scopi, confusione mentale, relazioni conflittuali, e quindi tanta sofferenza.

Al contrario, chi si libera dagli attaccamenti riceve in cambio doni preziosi che lo portano a vivere in modo sempre più soddisfacente, si riceve la misericordia (prasadam) l’aiuto dal cielo, la protezione di un’energia più grande, di Dio per i credenti, si sperimenta la distruzione delle sofferenze, e la piena felicità interiore con un intelletto sempre più stabile e lucido.

Tutti aneliamo alla felicità e i saggi della civiltà Yoga ci dicono che la nostra serenità è nelle nostre mani, nelle nostre scelte, non in quelle di un fato ingovernabile e capriccioso.

Chi segue la via dello Yoga segue una via di rigorosa disciplina e gioia piena, qualsiasi sforzo fatto su questa via non comporta perdita e diminuzione, ma protegge dalla paura della morte.