Fluidità nel pavimento pelvico

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Fluidità nel pavimento pelvico

sintesi di Annalisa Ceccatelli

Enzo Ventimiglia è l’autore dell’articolo “Fluidità nel pavimento pelvico”, pubblicato sul n. 99 di giugno/luglio 2021, della rivista Vivere lo Yoga.

Nello Yoga, mula bandha è un concetto strettamente legato al pavimento pelvico. I bandha sono “attivazioni energetiche” che indirizzano, tengono e uniscono il prana, cioè l’energia vitale del nostro corpo. Mula è la “radice” che si trova al’inizio della colonna vertebrale, ovvero “i muscoli del pavimento pelvico”.

Gli esercizi che si fanno per attivare questa parte del bacino sono senza dubbio utili, ma per l’insegnante è impossibile verificare se sono svolti nel modo giusto. E’ importante conoscere la fisiologia di questa area perché è difficile sentire come muoviamo i muscoli. L’autore consiglia di affidarsi alla spontaneità invece che alla “volontà”.

Il perineo o pavimento pelvico è alla base del bacino tra tre ossa: l’ischio, il pube e l’ileo, che si uniscono all’osso sacro attraverso “la giuntura sacro-iliaca”. La loro articolazione è di notevole importanza nel movimento del corpo: regge la colonna vertebrale, facilita il parto, unisce le due parti del corpo, svolge le funzioni fisiologiche e sessuali.

Quando il nostro perineo ha un problema di stabilità, questo si ripercuote su altre parti del corpo e sulla nostra salute in generale. La cultura, la religione, la psiche hanno grande peso nell’equilibrio di questa parte del bacino. Se conosciamo la conformazione del pavimento pelvico ne possiamo “migliorare la funzionalità” durante l’esecuzione delle asana. E’ interessante pertanto approfondire e capire perfettamente l’anatomia del bacino e come “riattivare ricettori” sulla pelle con cui potremo meglio intuire la “presenza del corpo nello spazio”.