Effetti delle pratiche yoga/yogiche sul colesterolo totale e sui trigliceridi fra le donne obese

You are here: Home / Articoli Yoga / Effetti delle pratiche yoga/yogiche sul colesterolo totale e sui trigliceridi fra le donne obese

Effetti delle pratiche yoga/yogiche sul colesterolo totale e sui trigliceridi fra le donne obese

traduzione di Annalisa Ceccatelli

How to cite this article: Malarvizhi V, Elangovan R. Effects of yogic practices on total cholesterol and triglyceride among obese women. Yoga Mimamsa 2015;47:10-4

How to cite this URL: Malarvizhi V, Elangovan R. Effects of yogic practices on total cholesterol and triglyceride among obese women. Yoga Mimamsa [serial online] 2015 [cited 2017 Feb 3];47:10-4. Available from: http://www.ym-kdham.in/text.asp?2015/47/1/10/195459

Malarvizhi V, Dipartimento di Educazione Fisica, Università di Karpagam, Coimbatore, Tamil Nadu India.

Elangovan R. Dipartimento di Yoga, Università di Educazione Fisica e Sport (TNPESU) Chennai, Tamil Nadu, India

Data della pubblicazione sul Web 9 dicembre 2016

Sommario

Contesto: L’obesità è stata riconosciuta globalmente come un fattore di rischio per la salute umana. Non influenza solo la nostra salute ma rappresenta una sfida verso le nostre emozioni e i nostri modelli comportamentali. E’ un problema significativo fra le donne indiane perchè molte di loro sono casalinghe ed hanno uno stile di vita sedentario. Quindi, c’è una urgenza crescente di contrastare l’obesità fra le donne.

Scopo: L’obiettivo dello studio era di scoprire gli effetti delle pratiche yoga  sui livelli di colesterolo e trigliceridi fra le donne obese. Si ipotizzò che, in comparazione al gruppo di controllo, le pratiche yoga avrebbero diminuito in modo significativo i livelli di colesterolo totale e dei trigliceridi fra le donne obese

Metodo: Lo studio tenne sotto osservazione il gruppo dello yoga e quello di controllo, ognuno costituito da venti donne obese selezionate a caso da Mogappair (Chennai). Il programma di yoga fu condotto per tre giorni alla settimana (lezioni di 50-60 min/al giorno) per dodici settimane . Colesterolo e trigliceridi furono testati in entrambi i gruppi, alla partenza e dopo 12 settimane; i dati furono analizzati con test indipendenti.

Risultati: nel test finale, il valore medio del colesterolo totale (193.9 mg/dL) e dei trigliceridi (144,9 mg./dL) del gruppo di yoga risultò considerevolmente ridotto rispetto al corrispondente valore medio misurato nel test finale del gruppo di controllo [colesterolo totale (213.1 mg/dL) e livello dei trigliceridi (168.8 mg/)]. Il test indipendente, dopo dodici settimane di pratiche yogiche, ha indicato che i livelli del colesterolo totale (p < 0,05) e dei trigliceridi (p < 0,05) erano diminuiti in modo significativo nel gruppo di yoga

Conclusione: La pratica regolare dello yoga, diminuendo il colesterolo totale ed i trigliceridi, migliora significativamente la condizione di salute delle donne obese.

Introduzione

In tutto il mondo si riconosce l’obesità come un fattore di rischio per la salute umana. Nel 2013, secondo un’indagine giornalistica, l’India è al terzo posto tra i primi dieci paesi nel mondo con il più alto numero di persone obese ed è solo dietro USA E Cina (Ng et al., 2014). Il motivo principale per la crescente obesità in India è la crescente urbanizzazione e il rapido cambiamento  delle abitudini cibo, quali il fast food e cibo spazzatura. La ragione più probabile per la mortalità dovuta all’obesità deriva da malattie delle arterie coronarie (CAD). Gli Indiani hanno un CAD prematuro e tassi di mortalità considerevolmente maggiori in confronto agli europei e altri paesi asiatici. (Anad et al., 2000). Un’indagine del Regno Unito (WHEC, 2011) ha riferito che le donne trascorrono gran parte della loro vita in condizioni di salute e di disabilità peggiori di quella degli uomini. Tuttavia, è meno probabile che le donne si accorgano di essere a rischio. La ragione più probabile dell’obesità fra le donne indiane, per quanto non certa, è dovuta allo stile di vita sedentario che deriva dal loro ruolo di casalinghe e dell’occuparsi dei bambini. Per questo motivo, contrastare l’obesità fra le donne rappresenta una crescente preoccupazione in tutto il pianeta. Compiere attività fisiche come lo yoga nella propria quotidianità può ridurre il rischio di CAD e prevenire anche le disabilità derivanti dalla obesità. Lo yoga continua a giocare un ruolo critico nel trattamento di diversi problemi di salute, inclusi l’asma T(askinen, 2002), diabete di tipo II (Mooradian, 2009), dolore, rigidità, osteoartrite, pressione sanguigna (Ebnezar, Nagarathns, Yogitha, & Nagendra, 2012), sindrome dell’intestino irritabile (Brands, Pupperhart &  Deckers 2011), depressione,  rabbia e ansia (Shapiro et al., 2007) e disordini del sonno (Krauss, 2005). Le persone che praticano yoga mostrano una maggiore resistenza e si sentono giovani (Podder, 2007).

Una crescente richiesta di yoga nella prevenzione di problemi cardiaci nello donne obese si basa su questi fatti. I problemi cardiaci sorgono principalmente a causa di accumulo di sostanze grasse come il colesterolo, i trigliceridi ed altre molecole collegate nei tessuti del corpo. (Nelson & Cox 2008). Il colesterolo è lo steroide principale – uno dei componenti integrali della membrana che permette il trasporto di materiali grassi attraverso la membrana. Alcune bio-molecole come gli acidi della bile, gli ormoni steroidei, e la vitamina D sono prodotti dal colesterolo. Tuttavia, un eccesso di colesterolo favorisce la formazione di calcoli biliari e alcuni problemi cardiaci. Elevati livelli di colesterolo portano a condizioni mediche come aterosclerosi, ipertensione e altre malattie cardiovascolari. I trigliceridi sono altri componenti di lipidi – una forma di energia immagazzinata che sostiene le attività quotidiane. In ogni caso, il continuo accumulo di trigliceridi e colesterolo, eccessivamente consumato  o non utilizzato, rende le persone  sovrappeso e obese. Siccome i trigliceridi sono un importante componente di lipoproteine a bassa densità, il loro aumentato livello porta a malattie del cuore come all’aterosclerosi. La corretta o diretta utilizzazione del colesterolo e dei trigliceridi non porterà solo ad una riduzione del peso corporeo, ma migliorerà anche le condizioni di salute dell’individuo. Di seguito, riportiamo gli effetti delle pratiche yoga sui livelli di colesterolo e trigliceridi nelle donne obese.

Ipotesi

E’ stato ipotizzato che le pratiche yoga riducano significativamente i livelli del  colesterolo totale ed dei trigliceridi fra le donne obese in confronto al gruppo di controllo.

Metodo

I soggetti (n= 40) selezionati da Mogappair, località nei pressi di Chennai, India, attraverso un annuncio pubblicitario su un  giornale locale (Mogappair Times, 13/11/2011) suddividi a caso in due gruppi uguali, ognuno composto da venti donne obese (Figura 1). I gruppi furono designati come gruppo sperimentale e gruppo di controllo. Come limite standard per l’obesità è stato usato l’indice di massa corporea (BM) di 29 e oltre. I test iniziali furono condotti per tutti i soggetti attraverso il prelievo del sangue dopo un digiuno notturno (8 ore dopo i pasti) secondo le linee guida fornite dal Indian Council of Medical Research. Per i test iniziali furono misurati il colesterolo totale e i trigliceridi. Prima dell’inizio dello studio, a tutti i soggetti fu richiesto di mantenere le loro attività di routine e di non iniziare nuove attività fisiche durante il periodo dell’esperimento. In questo studio non c’erano restrizioni dietetiche, tuttavia ai soggetti fu detto di masticare in modo appropriato i prodotti alimentari invece che appena deglutirli. Il gruppo sperimentale partecipò alle loro pratiche yogiche per un periodo di 12 settimane mentre al gruppo di controllo non fu data alcuna pratica, pur essendo in riposo attivo. Dopo un periodo di 12 settimane su entrambi i gruppi furono condotti test finali. I dati raccolti dalle donne obese sul colesterolo totale e sui trigliceridi fu analizzato statisticamente attraverso test indipendenti. Le analisi furono eseguite per verificare se sui soggetti, a causa dell’intervento, ci fossero cambiamenti significativi nelle medie delle variabili (colesterolo totale e trigliceridi) a livello di sicurezza 0,05 (Clark & Clark, 1970). La normale distribuzione delle variabili nell’insieme dei dati del campione fu analizzata, prima del test indipendente, usando il test omnibus normality di D’Agostino-Pearson (D’Agostino & Stephens, 1986). Le analisi statistiche furono eseguite usando GraphPad Prism, Version 6 (GraphPad Software Inc., La Jolla, California, USA). Il softwere GraphPad è una potente combinazione di biostatistica, che adatta curva (regressione non lineare) e rappresentazione grafica scientifica. Esso offre pacchetti statistici come test, confronti non parametrici, modello ANOVA uno, due e tre, analisi di tavole contingenti, e analisi di sopravvivenza. Le tavole 1, 2 e 3 .elencano le pratiche di asana, pranayama e di meditazione adottate in questo in questo studio. Queste pratiche sono state raccomandate per i processi di riduzione generale del peso ( Chadrasekaran, 1999; Iyengar 2004; Mishra, 1999). Inoltre, pratiche simili sono state adottate per controllare il corpo ed i lipidi in CAD (Pal et al., 2011) e in pazienti con diabete (Chidambara, 2014).

Figura 1: Diagramma di flusso che mostra il metodo adottato nello studio.

———————————————————————————————————–

Tavola 1: Pratiche yoga dalla 1^ alla 4^ settimana.

———————————————————————————————————–

Tavola 2: Pratiche yoga dalla 5^ al 8^ settimana

———————————————————————————————————–

Tavola   3:   Pratiche yoga dalla 9^ alla 12^ settimana

———————————————————————————————————–

Risultati

Dopo aver convalidato i dati delle donne obese che hanno completato il protocollo di studio per la sua distribuzione formale (tavola 4), i dati furono sottoposti ad un t-test, accoppiato e indipendente, per ottenere il valore p del rapporto t. Il valore medio ottenuto nel test iniziale per il colesterolo totale per il gruppo sperimentale e di controllo era, rispettivamente, 212.7 mg/dL e 217.9 mg/dL, (tavola 5). I valori medi ottenuti nel test iniziale sul livello dei trigliceridi del gruppo sperimentale e di controllo era, rispettivamente, 166.8 mg/dL e 167.7 mg/dL. Il valore medio nel test finale del livello di colesterolo del gruppo di yoga era 193,4 e quello del gruppo di controllo era 213.1 mg/dL. Così pure il livello medio dei trigliceridi nel test finale del gruppo di yoga è 144.9 mg/dL e quello del gruppo di controllo è 167.8. La tavola 5 e la tavola 6 riassumono le differenze inziali e finali, rispettivamente, nei valori medi del livello del colesterolo totale e del livello dei trigliceridi ed i valori t e p. I valori medi ottenuti del colesterolo totale e dei trigliceridi nei test inziali e finali, per i rispettivi gruppi, sono rappresentati dai diagramma a barre nella Figura 2 e Figura 3.

Tavola 4: valori di p ottenuti da test di normalità

———————————————————————————————————–

Tavola 5: Confronto fra yoga e gruppo di controllo ai dati iniziali

———————————————————————————————————–

Tavola 6:  Confronto fra i gruppi di yoga e di controllo dopo 12 settimane

———————————————————————————————————–

Figura 2: Diagramma a barre che mostra i valori medi dei test iniziali e finali del colesterolo totale

———————————————————————————————————–

 

Figura 3: Diagramma a barre che mostra i valori medi dei test iniziali e finali dei trigliceridi

———————————————————————————————————–

Discussione

I risultati indicano che fra i valori medi dei test iniziali del livello di colesterolo del gruppo di yoga e di quello di controllo c’è una piccolissima differenza [Figura 2]. Una tendenza simile si osserva anche per i valori medi dei-test iniziali dei trigliceridi. Il rapporto t, ottenuto dalle analisi del livello del colesterolo misurato nei test iniziali del gruppo di controllo e del gruppo yoga, è di 0,081, è molto basso rispetto al rapporto della tabella standard t (2.02) per i gradi di libertà 38. Simili osservazioni si riscontrano nel rapporto t (0,495) analizzando il livello dei trigliceridi nei test iniziali del gruppo di controllo e quello di yoga. Pertanto, prima dell’inizio dell’esperimento, in entrambi i gruppi in valori medi di colesterolo e trigliceridi risultavano uguali. Ciò è ulteriormente evidente dai valori p, ottenuti per i livelli di colesterolo (0,936) e trigliceridi (0,623), che non raggiungono il livello significativo accettato (0,05).

Come indicato nella Tavola 6 e  nella Figura 3, i valori medi di colesterolo nel test finale del gruppo di yoga (193,4 mg/dL) è considerevolmente basso in confronto al livello di colesterolo del gruppo  di controllo (213.1 mg/dL). In maniera simile, il valore medio dei trigliceridi misurato nel test finale del gruppo di yoga (144.9 mg/dL) è più basso del valore medio dei trigliceridi del gruppo di controllo(167.8 mg/dL). Per cui, rispetto al gruppo di controllo, i risultati ottenuti per il gruppo di yoga ha rivelato, dopo 12 settimane [Tavola 6], una riduzione del livello di colesterolo totale e dei trigliceridi a livello 0,05 di significatività. Risulta, inoltre, evidente che i valori medi del test finale del gruppo di yoga, comparati con i corrispondenti valori medi del test inziale, mostrano un livello del colesterolo e dei trigliceridi notevolmente inferiori. Il significato dei risultati era ulteriormente supportato dai valori p e del rapporto t. L’indice t ottenuto in entrambe le variabili, colesterolo (9.24) e trigliceridi (8,77), analizzando i dati del test finale del gruppo di controllo e di yoga, sono più alti (2.02) dell’indice t standard e ciò indica gli effetti della pratica yoga. Allo stesso modo, il valore p (<0.0001) ottenuto, analizzando nel test finale, il livello del colesterolo e dei trigliceridi del gruppo di controllo e di yoga è significativamente maggiore del livello significativo accettato (0.05). Quindi, la nostra ipotesi che le pratiche di yoga riducano significativamente il livello del colesterolo totale e dei trigliceridi fra le donne obese, in comparazione al gruppo di controllo, è accettato al livello 0.05 di significato.

In aggiunta, questi risultati concordano con altri riportati in contesti diversi che le pratiche yoga riducono significativamente i livelli di grasso corporeo e dei lipidi nelle pazienti CAD (Pal et al. 2011). Un altro studio descrive che le pratiche yoga riducono significativamente il colesterolo totale, i trigliceridi e l’acido urico fra i pazienti diabetici donne. (Chidambara, 2014). Quindi, il presente studio è significativo nel trattamento delle donne obese con pratiche di yoga.

Le pratiche di yoga sono generalmente note per regolare tutti i sistemi del corpo, specialmente il sistema endocrino attraverso l’omeostasi ormonale. L’obesità è una condizione anomala in cui i soggetti obesi soffrono di disturbi del metabolismo, della crescita e sviluppo, della funzione del tessuto riproduttivo, del sonno, delle emozioni, ecc.. Le pratiche yoga, asana, pranayama e meditazione adottate in questo studio, regolano presumibilmente il sistema endocrino dei soggetti, portando all’inversione dell’anomalia endocrina al suo normale funzionamento. Questa possibile regolazione endocrina potrebbe essere correlata agli effetti osservati sul colesterolo totale e sui trigliceridi fra le donne obese.

Conclusione

Si è concluso che le 12 settimane di pratiche yoga descritte nel presente studio diminuisce significativamente il colesterolo totale e i trigliceridi fra le donne obese. Sebbene questo studio sia focalizzato su un piccolo campione in una parte specifica di Chennai, in futuro, può essere condotto su un campione più ampio, in parti diverse dell’India o ovunque. Crediamo che questo studio possa innescare interesse fra i ricercatori a promuovere lo yoga come mezzo per migliorare le condizioni di salute degli individui obesi.

Riconoscimenti/Ringraziamenti

Gli autori ringraziano tutti i partecipanti a questo studio. Ringraziano anche il corrispondente di Velammal Matriculation Higher Secondary School Mogappair, Chennai per aver fornito un luogo dove poter condurre lo studio.

Riferimenti

1. Anand, S. S., Yusuf, S., Vuksan, V., Devanesen, S., Teo, K. K., & Montague, P. A., … McQueen, M. (2000). Differences in risk factors, atherosclerosis, and cardiovascular disease between ethnic groups in Canada: The Study of Health Assessment and Risk in Ethnic groups (SHARE). Lancet, 356 (9226), 279-284.
2. Brands, M. M., Purperhart, H., & Deckers-Kocken, J. M. (2011). A pilot study of yoga treatment in children with functional abdominal pain and irritable bowel syndrome. Complementary Therapies in Medicine, 19(3), 109-114.
3. Chandrasekaran, K. (1999). Sound Health Through Yoga, India: Prem Kalian Publications.
4. Chidambara, R. (2014). Effect of yoga practices on total cholesterol triglycerides and uric acid among women diabetic patients. International Journal of Physical Education, Fitness and Sports, 3(1), 44-50.
5. Clark, H., & Clark, D. H. (1970). Research Processes In Physical Education, Englewood Ciffs, N.J. Prentice Hall, Inc.
6. D’Agostino, R. B., & Stephens, M. A. (Eds.). (1986). Goodness-Of-Fit Techniques, New York: Marcel Dekker, Inc.
7. Ebnezar, J., Nagarathna, R., Yogitha, B., & Nagendra, H. R. (2012). Effect of integrated yoga therapy on pain, morning stiffness and anxiety in osteoarthritis of the knee joint: A randomized control study. International Journal of Yoga, 5(1), 28-36.
8. Iyengar, B. K. S. (2004). Light on Yoga, India: Harper Collins publishers.
9. Krauss, R. M. (2005). Dietary and genetic probes of atherogenic dyslipidemia. Arteriosclerosis, Thrombosis, and Vascular Biology, 25(11), 2265-2272.
10. Mishra, J. P. N. (1999). Preksha Yoga for Common Ailments, New Delhi: B. Jain Publishers Pvt. Ltd.
11. Mooradian, A. D. (2009). Dyslipidemia in type 2 diabetes mellitus. Nature Clinical Practice Endocrinology & Metabolism, 5(3), 150-159.
12. Nelson, D. L., & Cox, M. M. (2008). Lehninger Principles of Biochemistry (5th ed.). New York: W. H. Freeman and company.
13. Ng, M., Fleming, T., Robinson, M., Thomson, B., Graetz, N., & Margono, C., … Gakidou, E. (2014). Global, regional, and national prevalence of overweight and obesity in children and adults during 1980–2013: A systematic analysis for the Global Burden of Disease Study 2013. Lancet, 384(9945), 766-781.
14. Pal, A., Srivastava, N., Tiwari, S., Verma, N. S., Narain, V. S., & Agrawal, G. G., … & Kumar, K. (2011). Effect of yogic practices on lipid profile and body fat composition in patients of coronary artery disease. Complementary Therapies in Medicine, 19 (3), 122-127.
15. Podder, T. (2007).Fit and Fine in Body and Mind, New Delhi: Pustakmahal Publication.
16. Shapiro, D., Cook, I. A., Davydov, D. M., Ottaviani, C., Leuchter, A. F., & Abrams, M. (2007). Yoga as a complementary treatment of depression: Effects of traits and moods on treatment outcome. Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine, 4(4), 493-502.
17. Taskinen, M. R. (2002). Diabetic dyslipidemia. Atherosclerosis Supplements, 3(1), 47-51.
18. Women’s Health and Equality Consortium (WHEC) 2011. Retrieved March 10, 2015. From http://www.whec.org.uk/wordpress/wp-content/uploads/downloads/2011/11/WhyWomensHealth11.pdf.