Calma interiore

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Calma interiore

sintesi di Luciana Coèn

Barbara Zerbini, in un articolo pubblicato sulla rivista “Vivere lo yoga” – n. 47, nov-dic 2012 – espone una delle modalità in cui lo yoga può trovare una sua applicazione.
L’autrice afferma che con il termine coerenza cardiaca, lo psichiatra David Servan Schreiber ha studiato alternative alla psichiatria tradizionale applicando un metodo, fondato su alcuni principi delle tradizioni cinese e tibetana, che permette di eliminare i farmaci nelle cure psichiatriche.
L’azione terapeutica punta, indirettamente, sul ritmo cardiaco utilizzando la respirazione per il controllo delle variabilità. Un cuore sano risponde velocemente agli stimoli esterni adattando la frequenza e l’organismo alle nuove esigenze. La variabilità quasi immediata della frequenza cardiaca ai nuovi stimoli è segno di una buona adattabilità.
La tecnica prevede di rendere uguali il tempo per l’inspirazione e il tempo per l’espirazione, da un minimo di 6 ad un massimo di 9 secondi, lasciando inalterata la pausa tra le due fasi. Per raggiungere tale risultato, e evitare anche effetti indesiderati è necessario allenare la capacità respiratoria e l’elasticità dei muscoli coinvolti,.
Lo Yoga fornisce una preparazione fisica e mentale per esplorare il respiro in coerenza cardiaca. L’alterazione del battito cardiaco (sotto stress o sotto uno sforzo fisico eccessivo), non coerente, induce caos tra cervello e comunicazione nervosa, con sensazioni di stanchezza, malessere e ansia.
Per riportare coerenza cardiaca è sufficiente eseguire una respirazione completa, profonda e ritmica, unita a pensieri e stati d’animo positivi.
Come è noto, l’attività cardiaca è visibile attraverso un monitor al quale la persona può essere collegata con un sensore al dito. Ciò permette di verificare il ritmo della frequenza cardiaca e le sue variabilità e, in caso di aritmie, esiste sempre la possibilità di intervenire.
Anche con la respirazione yoga ciò è possibile, utilizzando l’influenza reciproca cuore-cervello attraverso i neuroni cardiaci che comunicano con il cervello. La relazione tra il cervello limbico e il cuore è una delle basi della intelligenza emotiva. Esperimenti fatti all’Università di Yale dimostrano l’esistenza di un’intelligenza delle emozioni che permette di riconoscere il proprio stato empatico e quello degli altri.
Se c’è coerenza cardiaca, tutto il sistema nervoso è in equilibrio, i sottosistemi corporei sono sincronizzati tra loro e funzionano liberi da stress.
Il concetto di coerenza, usato in fisica per descrivere l’interazione elettromagnetica tra atomi e particelle elementari che si sincronizzano tra loro, viene applicato anche al corpo umano per la coerenza cardiaca: le funzioni vitali si sincronizzano e attivano le zone cerebrali per rispondere al “qui ed ora”, libere da memoria inconscia. La creatività e l’intelligenza si esprimono al meglio in tali situazioni.
Inoltre la coerenza cardiaca induce, attraverso tecniche di respirazione, la calma interiore anche con il corpo in attività e non solo nell’immobilità del rilassamento. Ciò permette di controllare ansia, depressione, abbassare la pressione arteriosa, aumentare il livello dell’ormone della giovinezza, stimolare il sistema immunitario. Sono sufficienti dai 5 ai 10 minuti della tecnica per mantenere il cuore in coerenza per almeno sei ore.
In caso di rabbia, stress ecc. un ulteriore applicazione della tecnica può riportare alla calma interiore.
Per la meditazione e lo Yoga è fondamentale sviluppare la capacità di concentrarsi sull’interiorità, distaccandosi da ciò che è accaduto e da ciò che accadrà.
Il primo passo verso la calma interiore è sincronizzarsi con le sensazioni del cuore, percependo cosa accade al corpo ad ogni singolo respiro, osservandosi interiormente, a occhi chiusi, immaginando di respirare con il cuore. Si può percepire una sensazione di calore e di espansione nel torace. Esiste un nesso tra coerenza cardiaca e filosofia yogica: si tratta dello stato di gratitudine, richiesto nella coerenza cardiaca per sintonizzare cuore e cervello, mentre nello yoga è un’attitudine nei confronti della vita. Sentirsi grati e soddisfatti per ciò che siamo, induce la calma dei sensi.
Yoga e cuore riportano al chakra del cuore (il quarto- Anahata), caratterizzato dall’elemento aria. La respirazione infatti riveste un ruolo importante per le energie di questo chakra. Per migliorare i risultati, è possibile accompagnare la tecnica con visualizzazioni di immagini piacevoli che facciano perdurare la gratitudine e il sorriso interiore.